Massimo Bugani, storico esponente del M5S, “benedice” Giuseppe Conte leader dei grillini: “Sta dando identità al Movimento 5 Stelle”
E’ stato un autentico bagno di folla il tour elettorale a Napoli di Giuseppe Conte, da qualche mese unico leader del Movimento 5 Stelle, in sostegno alla candidatura alla poltrona di primo cittadino partenopeo di Gaetano Manfredi, ex Rettore dell’Ateneo federiciano sostenuto dal Pd e appunto dai grillini: in ogni sua tappa una folla oceanica ha acclamato l’ex Presidente del Consiglio che generosamente si è concesso per i selfie tra cui quello con una bambina, la sua più giovane fan.
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Ora a confermare l’investitura di Conte a leader pentastellato è anche Massimo Bugani, storico esponente della galassia grillina, che, dalle colonne del “Corriere della Sera”, si è lasciato andare a un vero e proprio endorsement in favore dell’ex Premier: ” Dopo l’arrivo di Conte alla guida del movimento è il momento della semina e dell’ascolto di cui vedremo i frutti fra qualche mese, ma già il fatto che ci siano obiettivi chiari e una prospettiva politica fa sì che molte persone siano pronte ad impegnarsi. Per me questo è il miglior inizio possibile“. Poi, però, l’esponente grillino bolognese corregge il tiro mettendo le mani avanti: “Io auguro i migliori risultati a tutte le liste M5S nei comuni, ma è evidente a tutti che Conte si è insediato da poco tempo“.
Parafrasando inconsapevolmente un proverbio africano (“Anche un viaggio di mille passi inizia sempre con il primo”), Bugani ha precisato che “ogni lungo viaggio inizia con un primo passo. È impossibile fare paragoni con il passato. Abbiamo rappresentato e sfruttato un’onda di popolo dal 2005 fino al 2018 che ha messo insieme persone molto diverse fra di loro, unite da battaglie comuni come il reddito di cittadinanza e l’anticorruzione”.
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“Il 33% di voti raccolti nel 2018 era drogato da un po’ di tutto – ha proseguito lo storico esponente grillino – ognuno vedeva nel M5S quello che voleva vedere, serviva per molti a dimenticare di aver votato Renzi o Berlusconi, quasi un modo per pulirsi la coscienza. Ma quando governi deve emergere la tua identità, devi fare capire davvero chi sei e dove vai, e a noi quella identità mancava, altrimenti non avremmo avuto fuoriusciti che sono andati nell’estrema destra e altri nell’estrema sinistra. Ora è proprio l’identità la cosa che ci sta dando Conte e io sono contento perché è l’identità che mi auguravo scegliessimo e per cui ho combattuto”.
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