Obbligo vaccinale, l’ipotesi è sul tavolo: chi è a favore e chi è contro?

L’ipotesi di obbligo vaccinale irrompe al centro dell’attenzione mediatica e politica dopo le due dichiarazioni tranchant dei giorni scorsi, pronunciate dal presidente del Consiglio Mario Draghi e dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Le forze politiche di maggioranza prendono posizione. Il punto della situazione. 

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Il tema dell’obbligo vaccinale è entrato definitivamente al centro dell’attenzione mediatica e politica anche grazie alla risposta netta fornita dal presidente del Consiglio Mario Draghi durante la conferenza stampa del 2 settembre: una volta arrivato il via libera da Ema e Aifa per il vaccino anti-Covid come farmaco ordinario, in Italia potrà essere introdotto l’obbligo vaccinale? La risposta del premier è secca: sì. Draghi durante la conferenza stampa ha poi lasciato la parola al ministro della Salute Roberto Speranza, che ha ribadito: “L’obbligo vaccinale nel nostro Paese è già disposto da una norma primaria per quanto riguarda il personale sanitario, quindi in realtà è già applicato ad un pezzo della nostra società”.

Insomma, il tabù è stato rotto. A suggellare il cambio passo sono state poi le parole, altrettanto tranchant, del presidente della Repubblica Sergio Mattarella, che ha sorretto l’uscita del premier attraverso un “richiamo alla responsabilità sociale e al dovere morale e civico della vaccinazione”: “Non si invochi la libertà per sottrarsi dalla vaccinazione, perché quella invocazione equivale alla richiesta di licenza di mettere a rischio la salute altrui e in qualche caso di mettere in pericolo la vita altrui”. Per questo motivo in questi giorni si è tornato a parlare di obbligo vaccinale, per questo le posizioni dei diversi partiti politici iniziano a scontrarsi.

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Obbligo vaccinale, cosa ne pensano M5s, Pd e Iv

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Sulla questione, sono arrivate anche le parole a volte opache del M5s: Conte nei giorni scorsi si era detto a favore della non obbligatorietà, ma di recente il Movimento sembra essersi allineato su una posizione più aperta al dialogo. Di recente il leader M5s avrebbe dichiarato: “Dobbiamo spingere molto sul Green Pass, se questa misura non sarà sufficiente il M5S valuterà anche l’obbligo vaccinale. Arriveranno i dati e se serve un obbligo faremo anche quello“. Meno ambiguo il sottosegretario alla Salute Pierpaolo Sileri, che in un’intervista al Corriere ribadisce che l’obbligo vaccinale “deve restare l’ultima spiaggia, ma intanto bisognerà convincere tutti questi milioni di persone a vaccinarsi e servirà uno sforzo enorme perché i no vax, idioti, hanno fatto danni enormi, diffondendo menzogne“. A voler ricollegare le diverse dichiarazioni del Movimento, la linea prevalente sembra esser questa: la campagna vaccinale va completata, il Paese va messo in sicurezza, sarebbe bello riuscirci attraverso il Green Pass, in caso contrario l’obbligo vaccinale rappresenterebbe l’extrema ratio da accogliere.

Un sì netto arriva invece dal leader di Italia viva Matteo Renzi, che sull’obbligo vaccinale ha affermato: “Il clima no vax di questi giorni nasce da anni in cui la politica ha ceduto a questi movimenti. Come si può contrastare l’area estremista? Col pugno duro“. Poi ancora, a scansare ogni dubbio: “Spero si arrivi all’obbligo vaccinale”. Un appoggio netto alla linea Draghi è arrivato anche dal Pd, che è passato dalla “linea dell’extrema ratio” a schierarsi apertamente a favore dell’obbligo: “Va bene per noi andare avanti ed estendere l’obbligo vaccinale e il Green pass. Per noi è la condizione essenziale per poter andare avanti. Ecco perché nella maggioranza di governo chi è contro il Green pass è contro la libertà e contro la sicurezza”, ha dichiarato il segretario del Pd Enrico Letta. Poi la stoccata alla Lega: “Non si può stare con le parole di Draghi oggi e allo stesso tempo votare contro il Green pass in Parlamento: le due cose sono incompatibili”.

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Cosa ne pensa la Lega

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A fare l’opposizione più dura contro l’obbligo vaccinale è infatti proprio la Lega, che – dopo il voto in Commissione Affari Sociali della Camera per l’abolizione del Green Pass e la replica del premier – ha da poco presentato 5 proposte su piano vaccinale e Green Pass. Una di queste prevede: “Promozione della campagna vaccinale, riconoscendo l’efficacia dell’impegno dei sindaci, delle Regioni, della struttura commissariale e del governo: va evidenziato che un incremento delle adesioni può essere ottenuto con informazioni corrette, salvaguardando la libertà ed evitando obblighi o costrizioni, che potrebbero servire solo in via eccezionale per alcune categorie specifiche“.

Sul punto è tornato anche Matteo Salvini, che si dice apertamente contrario all’obbligo vaccinale: “Quaranta milioni di italiani hanno già liberamente scelto, altri spero che lo facciano senza alcun obbligo. Io ricordo che l’obbligo vaccinale esiste in Turkmenistan, in Tagikistan e Indonesia, che non credo siano dei modelli da seguire. Bisogna educare, spiegare, accompagnare, non costringere“, ha detto il leader della Lega. Ma quanto sarà dura questa opposizione? Quanto sarà condivisa dalle altre forze politiche? Stando alle recenti dichiarazioni, la risposta potrebbe essere: poco. Uno scenario che il premier ha già visualizzato chiaramente, tagliando corto sull’opposizione della Lega in Commissione e parlando di un “chiarimento tra le forze politiche“. Insomma, Draghi crede che l’obbligo vaccinale sia un’ipotesi concreta, se non una certezza, e sa che la maggior parte della maggioranza ha già accettato questa realtà. Tutto il resto rappresenta più un fattore di rallentamento che una reale minaccia per la realizzazione dell’obbligo.

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