Tensioni tra Iran e Afghanistan, il portavoce iraniano critica l’offensiva talebana nel Panshir: “Non è accettabile”
L’Iran condanna duramente “ogni ingerenza straniera” in Afghanistan. Il riferimento è all’offensiva militare messa in atto dai talebani contro i combattenti della resistenza nella Valle del Panshir. Ad affermarlo è il portavoce del ministero degli Esteri di Teheran, Saeed Khatibzadeh, che nei giorni scorsi ha inviato a Kabul il capo dei suoi servizi segreti (Isi) per colloqui con i Talebani sul futuro governo e la sicurezza nel Paese.
“Vorremmo informare i nostri amici, e quelli che potrebbe fare l’errore strategico di entrare in Afghanistan con diverse intenzioni, che l’Afghanistan non è un Paese che accetta il nemico o l’aggressore“, ha dichiarato il portavoce iraniano. “C’è solo una soluzione politica nel Panshir e l’assedio del Panshir non è affatto accettabile in termini di diritto internazionale e diritto umanitario“.
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“Sulla questione del Panshir, ho insistito sul fatto che vada risolta attraverso il dialogo e con la partecipazione di tutti i leader anziani afgani“, ha proseguito il portavoce della diplomazia iraniana. “I Talebani devono inoltre rispettare i loro obblighi derivanti dal diritto internazionale e i loro impegni“, ha aggiunto Khatibzadeh, secondo cui Teheran “si sta impegnando per porre fine alle sofferenze del popolo afgano e favorire la formazione di un governo che rappresenti tutti gli afgani“.
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L’Iran condivide i confini con l’Afghanistan e non ha mai riconosciuto i talebani al potere nel periodo in cui governarono tra il 1996 e il 2001. Da quando hanno ripreso il controllo il mese scorso, la Repubblica Islamica si è astenuta dal criticare il gruppo.