Enrico Letta ha commentato gli scontri Lega-Pd sul tema dell’obbligo di Green Pass. Gli esponenti del Carroccio, infatti, hanno votato contro tale misura. Una presa di posizione che, secondo il segretario del partito democratico, li pone “fuori dalla maggioranza”. È per questa ragione che è stato richiesto un “chiarimento politico”.
Ieri in Commissione Affari Sociali alla Camera la Lega ha votato per la cancellazione del Green Pass insieme a Fratelli d’Italia e ad alcuni ex esponenti del Movimento 5 Stelle. Una presa di posizione importante da parte del Carroccio, che si pone in netta opposizione con il Pd. Il segretario Enrico Letta, per questa ragione, è andato su tutte le furie e ha chiesto un “chiarimento politico”. Se il parere in merito allo scontro sul certificato verde è questo, infatti, il partito di destra dovrebbe essere “fuori dalla maggioranza”. Matteo Salvini, da parte sua, si è difeso dalle accuse ed ha portato avanti l’idea secondo cui sarebbe meglio – piuttosto che introdurre l’obbligatorietà della vaccinazione – promuovere tamponi rapidi gratis per tutti.
Letta contro la Lega
“Io trovo che sia un fatto gravissimo in sè e che sia avvento proprio oggi quando le forze dell’ordine hanno presidiato il Paese per evitare che le manifestazioni contro il vaccino e il green pass mettessero il Paese nelle condizioni di non funzionare”. Così Enrico Letta ha commentato a Radio Immagina la scelta del Carroccio di votare contro l’obbligatorietà del Green Pass in molti settori. “Una forza politica che sta al governo, in Parlamento mette in discussione tutto questo. E’ gravissimo e incompatibile con lo stare nella maggioranza di governo. Chiedo un chiarimento su questo punto, un chiarimento ufficiale e politico perchè non possibile avere un atteggiamento in Cdm e averne un altro in Parlamento. Comportamento insopportabile e incompatibile con lo stare nella maggioranza di governo. La Lega deve chiarire”.
Salvini si difende
La replica della Lega non è tardata ad arrivare. “Pd e 5 Stelle ragionano come se al governo ci fosse ancora Conte ma, per fortuna, adesso c’è Draghi”, scrivono gli esponenti del partito. Il deputato Claudio Borghi, in particolare, ha risposto direttamente ad Enrico Letta: “Non ha gradito… Eppure sarebbe bastata un po’ di buona volontà per migliorare il decreto, per esempio esentando i bambini dal green pass che li lascia fuori dalle palestre. Se non gli va la democrazia parlamentare che si candida a fare?”, ha twittato.
LEGGI ANCHE -> Si nascondeva in una grotta: catturato uno dei 4 tunisini ricercati per droga
LEGGI ANCHE -> Vigili del fuoco in mensa all’aperto per protestare contro obbligo Green Pass
Il leader Matteo Salvini, attraverso una nota, ha chiarito infine le posizioni del partito in merito alle possibili alternative all’obbligo del Green Pass da promuovere. “Chiedere tamponi salivari gratuiti per gli italiani è buonsenso, perché dire di no? Sono certificati, funzionano, costano poco e possono essere usati da tutti. Ci sono milioni di italiani che non possono spendere altre centinaia di euro ogni settimana, in un momento già economicamente difficile. Chiedere garanzie per lavoratori e imprenditori, chiedere la scuola per tutti gli studenti, difendere lavoratrici e lavoratori, poliziotti e insegnanti, è buon senso. Su 900 emendamenti migliorativi presentati dalla Lega ne verranno accolti, forse, 2”, ha concluso.