Il ministro della Difesa Lorenzo Guerini parla di Afghanistan e delle conclusioni del Consiglio di sicurezza Onu
Il ministro della Difesa Lorenzo Guerini, nel corso della scuola di formazione di Iv, toccando il discorso delle persone rimaste in Afghanistan ha detto: «A quella richiesta di aiuto, la comunità internazionale dovrà continuare a guardare. Le conclusioni del Consiglio di sicurezza delle Nazioni unite credo siano ancora molto timide. C’è l’esigenza di rafforzare l’iniziativa per la costruzione di politiche per consentire a quelle persone di poter essere messe in sicurezza».
«Sulla difesa comune europea ho detto non confrontiamoci con l’idea romantica su una divisa comune con le stellette dell’Europa sull’elmetto dei soldati. Il tema è molto più ampio e consistente e significa tante cose che hanno valenza politica, non tecnica e militare», ha proseguito Guerini. Per quanto concerne la missione in Afghanistan, il ministro della Difesa asserisce che «ha colto l’obiettivo in termini di eliminazione, o di forte impatto, di Al Qaeda. Bin Laden è stato eliminato e Al Qaeda fortemente colpita», tuttavia «il punto fallito è stata la costruzione di istituzioni realmente capaci di modificare in meglio il futuro della popolazione afghana. Questa è la lezione su cui confrontarci».
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«Il giudizio superfluo può essere che le forze armate afghane non erano preparate. Non è così, erano ben addestrate e equipaggiate. Hanno dimostrato capacità di combattere negli anni della missione. Non ha funzionato il fatto che, nel momento in cui la Nato ha deciso il rientro, nella loro composizione anche etnica quelle forze hanno deciso di non combattere. Forse anche perché c’erano istituzioni cui non valeva la pena combattere», ha spiegato ancora il ministro della Difesa.
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«L’intervento nel 2001 non solo è stato giusto politicamente ma doveroso. Per la prima volta è stato applicato l’articolo 5 del trattato Nord atlantico nella storia della Nato. L’attacco alle torri gemelle è stato devastante per le vittime, nel cuore degli Stati Uniti, ai valori del mondo occidentale, al senso di sicurezza e di convivenza. Abbiamo modificato lo sguardo sul mondo e sul futuro», ha chiosato Guerini.
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