Il meme che ha come protagonista Matteo Salvini in guisa di mullah talebano è stato condiviso da una Preside sul suo profilo personale social.
Non pensava di scatenare tutto questo rumore la Preside Filippa Lo Iacono quando ha condiviso sul suo profilo personale Facebook una foto di Matteo Salvini in guisa di mullah talebano. Nella foto è presente anche un nome scritto in arabo: Ommemerd, capo dei Talebani pagani. La Preside del Liceo Berto di Mogliano e dell’Istituto Obici di Oderzo ha spiegato il gesto: «È solo una leggerezza che ho condiviso con pochi amici per poter sorridere a fine giornata». «È stato pubblicato sulla mia pagina Facebook personale – spiega – non certo istituzionale. Fa parte delle regole del gioco dei social. Una leggerezza, senza alcuna intenzione offensiva».
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La difesa della preside
«Ho condiviso il meme semplicemente sulla base della libertà di espressione» afferma la Preside Lo Iacono. «Ho espresso certo la mia contrarietà a quell’idea di politica – continua – ma l’ho fatto in modo scherzoso e leggero. Non pubblico contenuti offensivi. Sono tanti i meme che hanno come bersaglio il leader della Lega». Filippa Lo Iacono si dice stupita della situazione nata da un post da lei condiviso: «Personalmente non sono d’accordo con quel tipo di politica. Punto. – afferma la preside – Sono a sostegno dei migranti, di Medici Senza Frontiere. Da che parte sono schierata è evidente, ma esprimere le proprie idee fa parte del diritto di ognuno, dalla libertà di espressione. Non sono offese. Poi l’anarchia dei social fa parte delle regole del gioco».
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La risposta della Lega
Dopo aver ascoltato le motivazioni della Preside Lo Iacono, la Lega prende posizione e rincara la dose. Per questo motivo ha tirato in ballo anche il Provveditore dell’Ufficio scolastico di Treviso: «Si può non essere d’accordo con una linea politica, ma sempre nel rispetto dovuto a tutti». «Che una preside pubblichi vignette del genere è vergognoso» concludono.