Massimo Giletti, dopo anni la verità: ecco perché abbandonò la Rai

Uno dei volti più conosciuti e amati della televisione italiana è, senza dubbio, Massimo Giletti. Il suo modo di fare giornalismo non conosce mezze misure, o lo ami o lo odi, ed è proprio questo il motivo per il quale, ad oggi, Massimo continua a ringraziare di essere stato cacciato dalla Rai.

Durante una recente intervista, Massimo Giletti ha raccontato come vive oggi il distacco dalla Rai. Ma non solo: il giornalista, infatti, ha anche parlato del suo nuovo modo di lavorare, delle nuove libertà ottenute su La7 e, infine, di cosa si augura per il suo futuro lavorativo. Ecco quali sono state le parole del giornalista.

La confessione di Massimo

Il conduttore di Non è l’Arena, Massimo Giletti, è approdato su La7 dopo tanti anni di lavoro in Rai. Successivamente al suo burrascoso addio alla rete pubblica, il giornalista ha rilasciato un’intervista a Fanpage nella quale ha rivelato quali sono gli aspetti positivi del suo nuovo ruolo sulla rete di Urbano Cairo. Massimo, infatti, ha dichiarato: “In Rai era un ibrido, a La7 ho messo da parte ogni velleità per l’intrattenimento. Da quando sono passato a La7, travolto da quella tempesta di censure Rai che mi costrinse a chiudere L’Arena, ho avuto la libertà di portare avanti battaglie che lì sarebbero state impossibili. Abbiamo scomodato ministri, commissari, molto spesso avendo ragione”.

Massimo, infatti, definisce sé stesso come “un cane sciolto”: non conosce limiti quando ci sono delle ingiustizie da portare a galla, a costo di andare incontro a delle pesanti conseguenze. La sua volontà di voler affrontare pubblicamente scomodi temi di attualità è costata al giornalista la scorta dei Carabinieri da circa un anno e, inoltre, numerose litigate con personaggi di rilievo: uno su tutti, Roberto Formigoni.

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I ringraziamenti diretti a Mario Orfeo e il futuro su La7

Nonostante l’enorme successo su La7 per il suo programma Non è l’Arena, spesso si sentono circolare voci su un possibile ritorno in Rai di Massimo Giletti. Sempre durante la medesima intervista, il giornalista sembra escludere l’eventuale riavvicinamento alla rete pubblica: “È ovvio che quando uno lascia un’azienda in cui a lavorato trent’anni non si può essere indifferenti. Però le sconfitte temprano l’uomo e io da quella sconfitta ho trovato le energie per ripartire. […] Nella sofferenza sono cresciuto e a quattro anni di distanza continuo a ringraziare Mario Orfeo per avermi cacciato dalla Rai. Allora non lo capivo. Mi ha reso una persona migliore”. Nonostante tutti i problemi riscontrati in Rai, Massimo Giletti nutre comunque molto affetto nei confronti dell’azienda che, agli inizi della sua carriera, gli ha permesso di crescere sia a livello personale sia a livello lavorativo.

Per quanto riguarda invece la sua permanenza a La7, Massimo afferma: “Non c’è ancora nulla di certo, ma mi auguro che il mio percorso con il presidente Cairo possa andare avanti”.

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