Istat, l’occupazione è ancora lontana dai livelli pre-Covid

Nonostante un saldo di 550 mila lavoratori in più rispetto a gennaio 2021, l’occupazione è ancora lontana dai livelli pre-Covid: mancano all’appello oltre 260 mila lavoratori

MeteoWeek.com (Photo by Getty Images)

A luglio cala il numero di occupati, –23 mila rispetto a giugno (-0.1%). Il tasso di occupazione risulta stabile al 58,4%. Nel confronto annuo il numero di occupati cresce di 440 mila unità (2.0%). Il tasso di disoccupazione scende al 9.3% (-0.1% rispetto a giugno) mentre tra i giovani si attesta al 27.7% (-1.6%). Cala anche il numero di persone in cerca di lavoro, 29 mila (-1,2%) in meno rispetto a giugno, una contrazione che si concentra soprattutto tra gli uomini e i giovani del segmento anagrafico 15-24 anni.

POTREBBE INTERESSARTI ANCHE –> Afghanistan, Papa Francesco: «C’è stato molto inganno o ingenuità da parte delle nuove autorità»

”Nonostante a luglio si registri un contenuto calo del numero di occupati e una stabilità del tasso di occupazione, la forte crescita registrata nei precedenti cinque mesi ha determinato un saldo rispetto a gennaio 2021 di 550 mila occupati in più: in particolare i dipendenti a termine sono cresciuti di oltre 300 mila unità. Il tasso di occupazione è più alto di 1.6 punti percentuali’. Tuttavia – puntualizza l’Istat nel commento ai dati di luglio sugli occupati e disoccupati – non si è ancora tornati ai livelli pre-pandemia (febbraio 2020): il numero di occupati è inferiore di oltre 260 mila unità, il tasso di occupazione e quello di disoccupazione rimangono più bassi mentre il tasso di inattività è superiore di 0.7 punti”.

Istat, l’occupazione è ancora lontana dai livelli pre-Covid. Italia in autosufficienza alimentare

Se il mercato del lavoro italiano non ha ancora recuperato i livelli pre-Covid, il nostro Paese, secondo gli esiti di una ricerca coordinata dalla Coldiretti e presentata al Salone “Cibus”, ha raggiunto per la prima volta nella storia recente l’autosufficienza nella bilancia alimentare, con le esportazioni di cibi e bevande che, proprio sotto la spinta della modifica degli stili di consumo e di acquisto indotti dalla pandemia di Covid, superano in valore le importazioni.

POTREBBE INTERESSARTI ANCHE –> Misiani: «Nessuna contrarietà a obbligo vaccinale ma mi auguro non ce ne sia bisogno»

Nel dettaglio, nei primi 6 mesi del 2021 l’export agroalimentare tocca il valore record di 24.81 miliardi di euro, +12% sul 2020, mentre l’import è fermo a 22.95 miliardi:  “una svolta storica” per il Presidente Nazionale Coldiretti, Ettore Prandini.

Gestione cookie