Coronavirus, monitorata la variante Covid C.1.2: nuove mutazioni accumulate rapidamente

Gli scienziati non si sbilanciano e dichiarano “Siamo cauti sulle implicazioni”. Nelle varianti d’interesse (Voi) e nelle varianti che destano preoccupazione ( Voc ) sono presenti dei cambiamenti del codice genetico. Vantaggi nella trasmissibilità e nell’inganno del sistema immunitario potrebbero essere forniti da altri.

“Siamo cauti sulle implicazioni, mentre raccogliamo più dati per capire il virus di questo lignaggio. Sulla base della nostra comprensione delle mutazioni, sospettiamo che potrebbe essere in grado di eludere parzialmente la risposta immunitaria. Ma nonostante ciò, i vaccini continueranno a offrire alti livelli di protezione contro il ricovero e la morte”, affermano gli esperti in un documento del 30 agosto, ribadendo l’importanza della campagna di profilassi e del rispetto di tutte le misure sanitarie e sociali in atto, sottolineando quanto sia importante il rispetto delle misure sanitarie e sociali e anche la campagna di profilassi. Per il Nicd i cambiamenti all’interno del codice genetico non potranno influenzare i test diagnostici basati sulla Pcr, ma invece è possibile che contribuiscano a rafforzare la capacità del microorganismo di riuscire a ingannare l’immunità.Riguardo i Paesi in cui è stata individuata la C.1.2 si tratta di sette Nazioni tra Asia (Cina), Oceania (Nuova Zelanda) Africa (Mauritius e Repubblica Democratica del Congo), Europa (Portogallo, Svizzera e Inghilterra).

Il nome della nuova variante che si sta diffondendo in Sudafrica è identificata con C.1.2. che puo’ sembrare un codice cifrato ma non lo è. Il Nicd, Istituto nazionale delle malattie trasmissibili del Paese lo ha dichiarato ufficialmente il 30 agosto. Questo ente appartiene a una catena di monitoraggio di Sars-CoV-2 proprio sul territorio, a partire dal marzo 2020. Tale rete è chiamata (Network for Genomics Surveillance in South Africa), su cui si appoggiano altre strutture: University of KwaZulu-Natal, University of Cape Town, Stellenbosch University, University of the Free State, University of Pretoria, University of the Witwatersrand, National Health Laboratory Service.

Nelle province di Mpumalanga e Gauteng è stata identificata per la prima volta quella che è stata ribattezzata con il termine di C.1.2. lineage ( tradotto in italiano con il termine di “lignaggio” ). Con questo termine si identifica un gruppo di virus all’interno di una specie che varia per piccole porzioni del codice genetico. Nel mese di maggio è cominciata la sorveglianza di un gruppo di virus legati al Sars-CoV-2. Altre nuove mutazioni sono associate a un maggior legame con Ace2 (il recettore della proteina Spike che è presente sulle cellule umane) e a una ridotta attività di neutralizzazione da parte degli anticorpi, che renderebbero questo lignaggio potenzialmente e facilmente più trasmissibile. Riguardo le differenze con la variante della prima ondata, In Sudafrica uno dei protagonisti della prima fase di Covid 19, identificato l’ultima volta lo scorso mese di gennaio, si è trasformato da C.1, così come è stato documentato dal gruppo di scienziati su medRxiv del 26 agosto tramite un rapporto preliminare.

Nel mese di luglio la piccola percentuale del 2% dei genomi sequenziati era relativamente bassa in tutta la nazione, c’erano diverse mutazioni nella sua proteina Spike, in numero superiore rispetto ad altre varianti che destano preoccupazione ( Voc ) alcune sono state identificate in Alpha, Beta, Gamma e Delta nelle Varianti di interesse ( Voi ) , Kappa, Eta e Lambda. Rispetto a quella Alfa, la variante Delta raddoppia il rischio di ricovero.Circa la valutazione dell’Oms, sono costantemente monitorati da Ngs-Sa sia il probabile vantaggio replicativo che l’impatto sulla popolazione e vaccini. Nel mese di luglio Ngs-Sa ha allertato il dipartimento di Sanità nazionale e l’Organizzazione Mondiale della Sanità, secondo la quale al momento non sussiste nessuna motivazione per definirla Voc o Voi.

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