Bambino muore sul monopattino elettrico prestatogli dall’amico diciassettenne in un luogo pubblico e senza casco.
La Procura dei Minori di Milano ha iscritto nel registro degli indagati il 17enne che lunedì ha prestato il suo monopattino elettrico. Il bambino, di soli 13 anni, è poi morto a causa di un incidente, a Sesto San Giovanni. L’accusa è di omicidio colposo per omissione, in quanto il diciassettenne avrebbe consentito al ragazzino di usarlo su una pista ciclabile e senza il casco. Il bambino non aveva i 14 anni necessari a circolare in un luogo pubblico ed era inesperto nell’uso dei monopattini. Sul cadavere del 13enne è stata disposta l’autopsia.
Dopo la tragedia del 13enne, il sindaco di Sesto San Giovanni Roberto Di Stefano ha firmato un’ordinanza che prevede nuove regole. Si prevede obbligo del casco, limiti di velocità di 20 km/h sulle piste ciclabili e 5 nelle aree pedonali per i monopattini elettrici. Il sindaco ha poi affermato “Affrontino il problema a Roma”.
“Questa tragedia ha scosso l’intero Paese: non si può morire a 13 anni cadendo da un monopattino elettrico. E proprio per questo, prima che altri schianti mortali si verifichino sulle nostre strade, sarebbe bene che a Roma affrontassero la questione senza alcun tentennamento”. E siccome “non c’è più tempo da perdere – ha aggiunto il sindaco in una nota -, in attesa che il Parlamento approvi al più presto una legge per regolamentare l’uso di questi mezzi, equiparandoli a ciclomotori, che come abbiamo visto in diverse occasioni possono essere davvero pericolosi, abbiamo deciso di intervenire, per quanto di nostra competenza, con l’obiettivo di iniziare a comporre un quadro normativo chiaro e preciso. Il casco è una protezione fondamentale in grado di fare la differenza e salvare la vita in caso di incidenti e cadute. Va usato sempre”.
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“Servono anche assicurazione e targa” – Secondo il sindaco, “oltre all’obbligo del casco e ai limiti di velocità, il Parlamento dovrebbe rendere obbligatorie assicurazione e targa e regolamentare la potenza dei monopattini per bandire mezzi truccati e alzare almeno a 16 anni l’età minima per potersi mettere alla guida. Anche perché la mobilità può dirsi davvero sostenibile solo se sicura e responsabile ed è compito delle istituzioni farsi parte attiva per evitare altre tragedie”.
Il sindaco Sala: “Meglio norma nazionale, se no vedremo” – Sulla situazione il sindaco di Milano Giuseppe Sala ha detto che “ci sono delle mancanze nazionali, io sono tra quelli che da più tempo sollecitano una regolamentazione. Se questo non avverrà è evidente che le città dovranno trovare una loro formula.
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“Io non voglio essere iper-reattivo e agire sulla base di questa emotività e di questa disgrazia. Sono vicino ai parenti di questo povero ragazzino, ma voglio studiare bene la cosa. È chiaro che, se non ci sarà niente a livello nazionale, vedremo cosa fare in città”.
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