Afghanistan%2C+Save+the+Children%3A+in+20+anni+ucciso+o+mutilato+un+bambino+ogni+5+ore
meteoweekcom
/2021/09/01/afghanistan-save-the-children-in-20-anni-bambini-vittime-cpe/amp/
Estero

Afghanistan, Save the Children: in 20 anni ucciso o mutilato un bambino ogni 5 ore

A fornire un quadro della situazione in Afghanistan per i bambini è Save the Children, che riporta: in Afghanistan, negli ultimi 20 anni, sono quasi 33.000 i bambini uccisi e mutilati. La media è di un bambino ogni cinque ore. A questi numeri andrebbero aggiunte le vittime non ufficiali, i minori morti per fame, povertà e malattie dilaganti in periodo di guerra. 

MeteoWeek.com (Photo by Andrew Renneisen/Getty Images)

In Afghanistan si chiude il lunghissimo ciclo di occupazione statunitense durato vent’anni, il ritiro delle truppe Usa è ormai stato completato e il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha parlato alla nazione difendendo la scelta del ritiro: “Non avevo intenzione di prolungare questa guerra eterna. E non avevo intenzione di prolungare una uscita infinita“. Ma cosa resta in Afghanistan? Analisti e commentatori cercano di fare un bilancio degli ultimi vent’anni, da un punto di vista politico, economico e umano. E proprio sul piano umano, Save the Children – l’Organizzazione internazionale impegnata nel salvare i bambini a rischio – fa sapere che il bilancio relativo alle perdite tra i bambini è impietoso: negli ultimi 20 anni sono stati quasi 33.000 i bambini uccisi e mutilati. La media è di circa un bambino ogni cinque ore. E questi numeri, tra l’altro, non tengono conto delle vittime “non ufficiali”, i minori morti per fame, povertà e malattie legate alla guerra.

La situazione, inoltre, potrebbe peggiorare: in Afghanistan quasi 10 milioni di bambini dipendeva dagli aiuti umanitari, indispensabili per fronteggiare crisi economica, siccità, Covid-19, conflitti. Già prima di conoscere le evoluzioni tragiche del ritiro americano e della vittoria dei talebani, si prevedeva: quest’anno la metà dei bambini con età inferiore ai 5 anni avrebbe sofferto di malnutrizione acuta. Ora, la situazione di crisi potrebbe deragliare definitivamente con la ritirata degli Stati Uniti: ”La cruda verità è che insieme agli ultimi aerei militari lasceranno il paese anche l’attenzione, la copertura mediatica e il supporto che l’Afghanistan ha ricevuto nelle ultime settimane. Ma mentre il resto del mondo va avanti, milioni di bambini afgani andranno a dormire affamati, soffrendo e senza sapere cosa riserva loro il futuro”, dichiara Hassan Noor, direttore regionale di Save the Children per l’Asia.

Leggi anche: Afghanistan, Della Vedova: “Proteggiamo i civili. Sì a esercito europeo”

Save the Children: in Afghanistan “uno scenario infernale”

MeteoWeek.com (Photo by Andrew Renneisen/Getty Images)

Sofferenze che potrebbero aggravare la situazione già drammatica di un popolo piagato da decenni: “Ogni bambino nato e cresciuto in Afghanistan non ha conosciuto altro che il conflitto e ha vissuto con la certezza che gli esplosivi potessero esplodere in qualsiasi momento o che le bombe potessero cadere dal cielo. Hanno visto i loro fratelli morire di fame, di povertà o per malattie”. E come se non bastasse, la realtà afghana è in costante peggioramento per le ultime escalation di violenza: “In questo momento migliaia di famiglie che sono state costrette a fuggire dalle loro case vivono all’aperto senza nemmeno una coperta per proteggersi dal rigido inverno che li attende. Uno scenario infernale che sta avendo luogo davanti ai nostri occhi”.

Leggi anche: Libia, appello dei ministri Esteri vicini: “Ritiro dei mercenari e rispetto della sovranità”

L’unico modo per ridurre le perdite, ribadisce Hassan Noor, è tenere acceso l’occhio della comunità internazionale, continuare a inviare aiuti, non abbandonare il popolo afghano a un inferno senza fine: ‘‘L’esercito ha lasciato il Paese, ma chiediamo urgentemente alla comunità internazionale di rimanere e sostenere i bambini in Afghanistan con cibo, acqua pulita, riparo e istruzione perché se questo non accadrà gli sforzi degli ultimi 20 anni saranno davvero stati vani. Esortiamo la comunità internazionale a continuare a sostenere il lavoro delle Omg nazionali e internazionali nel loro lavoro vitale per raggiungere i più vulnerabili, comprese le decine di migliaia di famiglie che hanno lasciato l’Afghanistan. Chiediamo, inoltre, alle nuove autorità di garantire alle organizzazioni umanitarie un accesso sicuro, senza restrizioni e incondizionato per supportare chi ha più bisogno il prima possibile”. E tutto questo va fatto il prima possibile, perché “i bambini e le loro famiglie in Afghanistan devono affrontare la siccità, il Covid-19 e un rigido inverno: non c’è tempo da perdere”.

Published by

Recent Posts

  • Sport

Calciomercato: il Torino vuole alzare l’asticella a gennaio

Il Torino di mister Vanoli è partito molto bene in Serie A e, nonostante le…

  • Sport

La Serie A torna a far gola: due attaccanti vogliono tornare

Dai fasti degli anni '90 e dei primi 2000 sembra passata un'eternità. Ormai da più…

  • News

Luce e gas, la classifica di Altroconsumo: quali aziende garantiscono il miglior servizio

Quali sono le aziende che garantiscono il miglior servizio per la luce e il gas…

  • Spettacolo

Il Paradiso delle Signore anticipazioni, crisi tra Adelaide e Marcello: la scelta della Contessa

Anticipazioni sulle prossime puntate della soap di Rai Uno Il Paradiso delle Signore 9: crisi…

  • News

Pulizia del viso, non commettere questo errore: solo così detergi bene il viso

Quando si parla di detergere il viso sono molti a commettere errori banali che compromettono…

  • Spettacolo

Temptation Island anticipazioni 15 ottobre, finale inaspettato: chi si lascia e chi rimane insieme

Le anticipazioni sulla puntata del 15 ottobre di Temptation Island rivelano diversi colpi di scena:…