Alitalia, Silvestroni (Fdi): “Ita va contro interessi del Paese e dei lavoratori”

La compagnia Ita, fondata dal Governo a novembre 2020, vuole prendersi carico di alcuni asset di Alitalia. L’obiettivo è quello di acquisendo le azioni di quest’ultima e dunque azzerarne i debiti, al fine di evitare la bancarotta annunciata da tempo. Marco Silvestroni, esponente di Fratelli d’Italia, tuttavia, si oppone a tale mossa, affermando che essa vada «contro gli interessi del Paese e dei lavoratori».

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Marco Silvestroni, esponente di Fratelli d’Italia – meteoweek.com

Nuovo attacco nei confronti del Governo per quel che riguarda Ita. Quella che dal prossimo 15 ottobre diventerà la nuova compagnia di bandiera continua a dividere. Anche se da questo punto di vista, Fratelli d’Italia continua a mantenere la sua posizione. Questa volta a renderla nota è Marco Silvestroni.

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Vanno lette in questo senso le dichiarazioni dell’esponente del partito guidato da Giorgia Meloni. L’attacco nei confronti dell’attuale esecutivo è forte: “Ita smentisce Gualtieri e il Governo Draghi. Questa non è la compagnia italiana capace di diffondere l’italianità nel mondo: Ita è l’esatto opposto di quanto dichiarava il ministro dell’economia Gualtieri. L’accordo raggiunto con l’Unione Europea il 20 luglio 2021 va contro l’interesse dell’Italia e dei lavoratori e lede l’immagine della Nazione“.

Ita, Silvestroni attacca l’esecutivo

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Il capogruppo Fdi alla Commissione Trasporti a Montecitorio storce il naso di fronte all’accordo sancito per la nascita della nuova compagnia di proprietà del Governo. Un aspetto sul quale Silvestroni non sembra transigere: “L’accordo che piace all’Europa e che è stato accettato dal governo Draghi smantella di fatto il trasporto aereo Nazionale, riducendo il finanziamento dello Stato da 3 a 1,3 miliardi. Inoltre, l’accordo prevede solo 2.800 addetti su 11 mila e lascia all’Italia una minuscola flotta di 52 aerei su 104: praticamente una compagnia regionale appetibile sul mercato che non può sfruttare le rotte aeree veramente appetibili“.

Le conseguenze, secondo Silvestroni, non finiscono qui: “A questo disastro  vanno aggiunti 7500 dipendenti Alitalia in cassa integrazione fino a settembre 2022 a carico delle casse dello Stato. È inaccettabile e preoccupante che il Governo Draghi e questo minestrone di maggioranza abbiano conseguito una tale disfatta su un settore strategico per l’Italia, come il trasporto aereo“.

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