Nella notte del 30 agosto c’è stato un furto sulla rete ferroviaria Bari-Matera: sono stati rubati 200 metri di cavi in rame. La conseguenza più grave sono stati i ritardi dei treni fino a 40 minuti. Le parole dell’azienda
Ancora una volta la rete ferroviaria italiana si vede coinvolta in casi di furto di questo tipo. Si pensa che dietro ci possano essere gruppi e bande criminali ben organizzate che operano seguendo sempre lo stesso ‘metodo’. Nella notte del 30 agosto è successo sulla rete ferroviaria Bari-Matera e il bottino ha previsto il furto di circa 200 metri di cavi in rame. La conseguenza più grave, oltre al danno in sé, è la ripercussione sugli utenti che ogni giorno sono soliti prendere il treno.
Furto sulla Bari-Matera: spariti 200 metri di cavi e treni in ritardo
Il furto, avvenuto la scorsa notte sulla rete ferroviaria delle Ferrovie appulo lucane (Fal) Bari-Matera, tra Altamura e Pescariello, ha causato non solo danni economici ma quanto ritardi dei treni e problemi alla sicurezza. I 200 metri di cavi di fibra e di rame rubati servono infatti come componente essenziale per l’impianto di segnalamento e sicurezza. Venendo meno, il problema ha così rallentato la regolare funzionalità degli impianti e la loro messa in opera nella totale osservanza dei requisiti da rispettare. E non da meno, i treni hanno anche ritardato il regolare flusso orario a cui sono sottoposti.
“Oltre al danno economico che pesa sulle casse dell’azienda, questi atti reiterati e gravissimi hanno serie ripercussioni sulla circolazione ferroviaria“, queste le parole dell’azienda della rete ferroviaria. Il quale ha garantito massima professionalità e tempestività da parte degli addetti ai lavori nel ripristino delle normali funzionalità.
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Chi ci va di mezzo sono gli utenti
Ma se i danni economici e le ripercussioni sulla sicurezza sono inevitabili, la preoccupazione degli utenti non è da meno. Le persone che infatti ogni giorno prendono il treno, a causa del furto, si sono così visti cancellare le tratte o ritardare i treni. Si sono avuti fino ad un ritardo di 40 minuti.
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Ecco le parole dell’azienda Fal al riguardo: “Quello che più ci spiace è che a pagare sono soprattutto i nostri utenti ai quali chiediamo comprensione per i disagi, seppur del tutto indipendenti dalla nostra volontà“.