Vanessa Zappalà, trovato un virus trojan nel telefono: Sciuto la spiava

Novità sul caso di Vanessa Zappalà: secondo gli inquirenti il suo ex Tony Sciuto la spiava attraverso un virus trojan messo nel suo telefono per controllarla. 

La giovane 26enne Vanessa Zappalà è stata uccisa dal suo ex fidanzato Tony Sciuto mentre faceva una passeggiata con le sue amiche ad Acitrezza. L’uomo non riusciva ad accettare la fine della loro relazione e per questo motivo ha seguito la sua ex in strada e le ha sparato ben sette volte, poi si è recato in un fondo agricolo di Trecastagni dove ha deciso di togliersi la vita.

Vanessa Zappalà, novità sul caso: trovato un virus trojan nel telefono della vittima

Vanezza Zappalà aveva già sporto denuncia due volte nei confronti del suo ex Tony Sciuto per stalking. L’uomo, secondo gli inquirenti, aveva installato un virus trojan nel telefono della vittima per spiarla. Questo sarebbe stato il sistema ideato da Sciuto per ottenere informazioni sulla 26enne che aveva posto fine alla loro relazione.

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Tony Sciuto aveva lavorato per anni per una ditta impegnata nel settore della telefonia e dell’utilizzo di sistemi tecnologici sofisticati ed era un esperto in sistemi di tracciamento. Sul virus trojan trovato sul telefono della vittima, Vanessa Zappalà, sono ancora in corso le indagini.  Se dovesse essere confermato l’operato di Sciuto sul telefono della vittima, si avrebbe la risposta a come l’uomo possa aver facilmente raggiunto la sua vittima prima di ucciderla.

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L’analisi dello smartphone di Vanessa Zappalà potrebbe accertare la presenza di un virus informatico appositamente inserito dal suo ex Tony Sciuto per spiarla, pedinarla e ucciderla. Gli inquirenti, intanto, continuano ancora a cercare l’arma del delitto.

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