Cosa sta accadendo in Afghanistan dopo il doppio attentato Isis a Kabul

In Afghanistan è accaduto quanto pronosticato da qualche giorno dagli 007 occidentali: due forti esplosioni nei pressi dell’aeroporto di Kabul hanno ucciso decine di civili e circa 13 militari americani. Il bilancio continua ad aggiornarsi, in serata si parlava di almeno 90 morti e 158 feriti: sono questi i numeri delle vittime dei due attacchi kamikaze firmati da Isis-K, la branca afghana dell’Isis. Intanto oggi, nonostante i rischi di attentato, sono tanti gli afghani che raggiungono l’aeroporto in cerca di una via di fuga. La comunità internazionale tra lo sgomento e il caos.

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MeteoWeek.com (Photo by Joshua Roberts/Getty Images)

Gli 007 occidentali, l’intelligence Usa e britannica lo dicevano da giorni, e alla fine è successo: l’Isis-k (la branca afghana dell’Isis) ha firmato due attacchi kamikaze nei pressi dell’aeroporto di Kabul, durante le operazioni di evacuazione. Il bilancio delle vittime in serata parlava di almeno 90 morti e 158 feriti, ma dalla base Emergency a Kabul parlano di una situazione estremamente drammatica, come non si vedeva da tempo, persino a Kabul. E’ probabile che il bilancio delle vittime salga nelle prossime ore. All’interno di questo quadro, sono 13 i militari americani morti durante gli attentati, un numero che porta gli Stati Uniti ad alzare i toni e a promettere di sgominare gli autori dell’attacco. Dalle autorità italiane, invece, fanno sapere che nessun italiano è stato coinvolto negli attacchi. Stando alle ricostruzioni, il primo attacco avrebbe avuto luogo fuori dal Baron Hotel, che nel corso di questa emergenza si è trasformato nella base di giornalisti e truppe del Regno Unito. Poi una seconda esplosione, nella zona dell’Abbey Gate, dove in quel momento si trovavano circa 5.000 persone in attesa di fuggire dall’incubo. L’esplosione ha avuto luogo, più nello specifico, in prossimità di un canale fognario nel quale in questi giorni si sta raccogliendo parte della folla afghana che cerca di salire a bordo di un aereo.

Scenari e testimonianze

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Le foto e i video mostrano centinaia di famiglie che lì, per giorni interi, per notti intere, restano in attesa di un via libera da parte dei militari. Molti di loro sono collaboratori e collaboratrici dell’Occidente, hanno i documenti in regola per passare, ma – fanno sapere gli Stati al centro dei ponti aerei – sarà impossibile salvare tutti. A questo scenario, già di per sé drammatico, si aggiungono ora gli attacchi Isis, che colpiscono proprio laddove si concentra la speranza di fuggire. I racconti dei testimoni della capitale afghana sono cruenti, parlano di pile di cadaveri e parti di corpo finiti nel canale. “Chi arrivava non riusciva a parlare, molti erano terrorizzati, con gli occhi totalmente persi nel vuoto, lo sguardo assente. Raramente abbiamo visto una situazione del genere”, racconta Alberto Zanin, coordinatore medico dell’ospedale di Emergency a Kabul.

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 Cosa dice l’intelligence

Ma il picco della tragedia non è alle spalle, e anzi si temono altri attentati. Stando a quanto riportato dall’esercito statunitense, “centinaia di combattenti dell’Isis si trovano nelle vicinanze dell’aeroporto di Kabul e gli attacchi probabilmente continueranno“. Un’ipotesi confermata dal Pentagono, che ribadisce: gli attentati consumatisi fino ad ora non saranno i soli. E ci sono tutti gli estremi per credere alle ipotesi dell’intelligence come estremamente credibili. Gli stessi attacchi avvenuti nella giornata di ieri erano stati preconizzati dagli 007, e ora il colonnello americano Mike Jason, ex comandante del battaglione dell’esercito americano, fa sapere alla Bbc: “Sapevano tutti che sarebbe successo“. L’occasione, per l’Isis, era imperdibile: colpire al cuore nello stesso momento americani, talebani (a loro volta nemici dell’Isis), collaboratori afghani e Al-Qaeda, imprimendo la propria firma, e quindi anche la propria influenza, proprio nel momento in cui il nuovo regime talebano dovrebbe vagliare la nuova condotta da assumere nei confronti delle potenze occidentali e degli afghani. Ogni scenario è al momento ancora aperto e Jason fa sapere: “Abbiamo cinque giorni prima del ritiro delle truppe americane e non sappiamo cosa accadrà dopo”. 

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Gli effetti sulla sicurezza

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MeteoWeek.com (foto da Ansa)

Per questo l’intera comunità internazionale è in fibrillazione, le evacuazioni proseguono incessantemente (l’ultimo volo italiano è previsto per oggi), si cerca di trovare un modo per portare in salvo più persone possibili. Il problema è che il luogo per poter accedere alla salvezza, l’aeroporto, è anche il luogo a rischio attentato. Insomma, si è in trappola. Nel frattempo i talebani hanno condannato l’attacco Isis e scaricato ogni responsabilità sull’amministrazione Usa: “E’ avvenuto in una zona dove la sicurezza è nelle mani delle forze statunitensi“, ha detto il portavoce Zabihullah Mujahid. Poi le rassicurazioni dei talebani (a questo si è arrivati): “Stanno prestando molta attenzione alla sicurezza e alla protezione della loro gente“, i nemici saranno fermati. All’interno di questo quadro di incertezza, i diversi Paesi impegnati nei ponti aerei si muovono in maniera scomposta: Johnson ha assicurato che le operazioni di evacuazione proseguiranno, la Francia ha annunciato che oggi termineranno le sue operazioni di evacuazione. Canada e Germania, invece, hanno già lasciato l’Afghanistan. L’Olanda fa sapere di aver ricevuto pressioni da Biden per interrompere le operazioni di evacuazione: gli Stati Uniti avranno bisogno di tutto lo spazio necessario per poter effettuare le ultime, estreme, operazioni di evacuazione prima del 31 agosto. Così l’Olanda fa sapere: ci sarebbero altre persone da salvare, ma non saranno salvate.

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Le reazioni 

La situazione evidentemente drammatica e, peggio ancora, caotica, lascia basiti persino i principali esponenti politici e diplomatici. Oltre alle lacrime di Biden in diretta tv, arriva l’allerta del presidente francese Emmanuel Macron, che parla di “prossime ore estremamente rischiose. La Francia cercherà di evacuare ancora da Kabul diverse centinaia di afghani“. Anche il commissario agli Affari economici Paolo Gentiloni avverte: “Ci aspettano giorni drammatici“. Il presidente del Consiglio Ue Charles Michel ribadisce: “Assicurare un passaggio sicuro per l’aeroporto rimane vitale“. Una condanna accorata degli attacchi arriva dalla cancelliera Angela Merkel, che parla di un “attentato assolutamente spregevole avvenuto in una situazione molto molto tesa”. Intanto, mentre l’intelligence britannica parla del rischio di imminenti nuovi attacchi, la popolazione afghana – nonostante i rischi – cerca una via di fuga da un Paese che – tra talebani, Isis e Al-Qaeda – rischia di diventare un incubo a cielo aperto: stando al sito di notizie Ariana, la zona dell’Abbey Gate resta vuota, ma nel frattempo Tolo News riporta immagini con molte persone nei pressi dello scalo.

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