Delitto Scazzi, a 11 anni dalla morte di Sarah in arrivo possibili permessi premio per Sabrina Misseri e Cosima Serrano

Oggi, 26 agosto 2021, ricorrono 11 anni dalla morte di Sarah Scazzi, allora quindicenne.  Sabrina Misseri e Cosima Serrano, in carcere per il delitto della giovane, potrebbero ottenere i primi permessi premio

Delitto Scazzi-Meteoweek.com

Sono trascorsi 11 anni da quel terribile 26 agosto 2010 in cui Sarah Scazzi, allora quindicenne, fu uccisa ad Avetrana (Taranto) dalla cugina, Sabrina Misseri e dalla zia, Cosima Serrano, condannate all’ergastolo dalla corte suprema di cassazione il 21 febbraio 2017. L’accusa era di concorso in omicidio volontario con l’aggravante della premeditazione.

Tuttavia, l’ergastolo non ostativo e il fatto che hanno già scontato una parte di pena, consentirebbero alle due donne di beneficiare, dopo 10 anni dalla detenzione, di permessi premio. Secondo la legge italiana, infatti, si possono ottenere dei permessi per 15 giorni consecutivi da ripetersi fino a 3 volte nell’arco di un anno, se il detenuto dà prova di non essere pericoloso a livello sociale.

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Secondo gli avvocati, Sabrina e Cosima sarebbero detenute modello. Le due, infatti, trascorrerebbero tempo a lavorare nella sartoria del carcere di Taranto, cuocendo vestiti e mascherine. Sabrina si sarebbe anche abilitata come parrucchiera e lavorerebbe nel centro estetico del penitenziario.

Michele Misseri-Meteoweek.com

In questo contesto, la vicenda giudiziaria per l’omicidio di Sarah Scazzi non sembra vedere la parola fine, tant’è che la Corte Europea dei Diritti dell’Uomo ha affermato che il ricorso inoltrato dagli avvocati di Sabrina e Cosima è ammissibile. Con ciò, si intende che al momento sono state passivamente rispettate le severe procedure per la suddetta richiesta. Ora, per una eventuale revisione del processo, si dovrà aspettare che i magistrati della Corte Europea facciano le opportune valutazioni e cioè verifichino se, nel processo nei confronti delle due donne vi sia stata una violazione del diritto all’equo processo per mancanza di contraddittorio e danno al diritto alla difesa.

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Ora la risposta di ammissibilità della Corte Europea è stata data nel 2018, quindi se si considera che per valutare cause come questa si impiegano circa tre anni, la chiamata dovrebbe avvenire nei prossimi mesi. Ma non è tutto, perché con le assoluzioni di Ivano Russo e Michele Misseri, i legali potranno tentare di rimettere in discussione la colpevolezza della cugina e della zia di Sarah.

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