Afghanistan, parla portavoce talebani:«Non consentiamo agli afghani di recarsi in aeroporto»

Il portavoce dei talebani Zabihullah Mujahid annuncia che agli afghani è vietato raggiungere l’aeroporto, ma non ai cittadini stranieri

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Il portavoce dei talebani, Zabihullah Mujahid ha comunicato che per i cittadini afghani è vietato raggiungere l’aeroporto di Kabul. «Non inseguiamo nessuno, non diamo la caccia a nessuno, non ci sono stati incidenti in nessuna parte del Paese non abbiamo nessuna lista. Noi vogliamo portare pace e sicurezza nel nostro Paese», dice. «Abbiamo chiesto agli americani di non incoraggiare gli afghani ad andarsene. Abbiamo bisogno delle loro competenze».

«L’Emirato islamico sta cercando di controllare la situazione» all’aeroporto di Kabul, spiega ancora il portavoce talebano. «La strada verso l’aeroporto è stata chiusa, gli afghani non possono più andare lì, possono farlo gli stranieri. Abbiamo impedito ai cittadini afghani di recarsi lì perché c’è pericolo di perdere la vita a causa della calca, e gli americani stanno facendo qualcosa di diverso, quando c’è la calca sparano, e la gente muore. Sparano alla gente. Noi vogliamo che gli afghani siano al sicuro da questo».

Per quanto riguarda la scadenza fissata al 31 agosto, il portavoce ha detto che «il 31 agosto è un piano degli Stati Uniti, lo hanno previsto loro. Hanno avuto tutte le opportunità e tutte le risorse per portare via tutte le persone che gli appartengono. Noi non prolungheremo la scadenza». 

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Mujahid afferma che alle donne afghane non sarà vietato di andare a lavoro in modo permanente:«In questo momento è per il loro bene, per impedire maltrattamenti. Per quanto riguarda il lavoro della donna, la procedura è temporanea. Le forze di sicurezza al momento non sono operative e non sono addestrate nell’affrontare la donna, nel parlare con le donne e in questo momento dobbiamo fermare le donne finché non ci sarà una piena sicurezza per loro. Quando ci sarà un sistema appropriato, potranno tornare a lavoro e quindi riprenderanno lo stipendio. Ma al momento devono restare a casa».

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Il portavoce dei talebani parla anche della situazione in alcune aree dell’Afghanistan:«Nella provincia di Panshir c’è stato un piccolo problema e stiamo cercando di risolverlo, ne stiamo parlando. La nostra politica è di finire la guerra in questo Paese. La guerra è conclusa, non vogliamo nessun tipo di guerra o battaglia in Afghanistan, questa è la nostra politica. Noi cerchiamo di parlare alla popolazione del Panshir, cerchiamo di incontrarli e risolvere il problema. Ci stiamo provando in tutti i modi. Per l’80% la situazione è sotto controllo e vi possiamo rassicurare: i fratelli che sono lì li abbracciamo, chiediamo di tornare a Kabul e convivere con noi. Non abbiate paura, abbiamo obiettivi comuni». 

Il portavoce del Pentagono, John Kirby, ha comunicato che «non c’è stato alcun cambiamento sulla scadenza della missione in Afghanistan. Crediamo che la data del 31 agosto possa essere rispettata. Non abbiamo in programma nessun’altra operazione per salvare persone fuori dall’aeroporto di Kabul o fuori dalla città». 

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Il ministro della Difesa Uk Ben Wallace, a poche ore dal G7 sull’Afghanistan, ha sottolineato che «i talebani  hanno già detto che un’estensione avrebbe ‘conseguenze’… queste potrebbero andare dall’impedire alle persone di raggiungere l’aeroporto ad attività militari che potrebbero potenzialmente chiudere l’aeroporto. Ecco perché il nostro obiettivo è portar fuori quante più persone, ogni ora». 

 

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