Secondo il direttore del Laboratorio di Microbiologia Massimo Clementi del San Raffaele Massimo Clemente, terza dose «sarà destino per tutti»
Il direttore del Laboratorio di microbiologia e virologia del San Raffaele di Milano, Massimo Clementi, dice la sua sulla questione Green Pass. «Sembra che a ottobre scatterà una proroga del Green pass per noi, primi vaccinati a gennaio. È chiaro che se il livello di sicurezza è fissato sui 9/12 mesi siamo un po’ al limite, però direi che può andar bene fare il vaccino una volta all’anno», commenta.
«Secondo me», prosegue, «si può trattare questa proroga come un semplice passaggio burocratico, senza fare test per capire il livello degli anticorpi, solo se i 12 mesi preludono a una terza dose, che è la cosa veramente importante stando a quello che si sta vedendo in Israele, dove nessuno di vaccinati con tre dosi si ammala. A mio avviso dovrebbe essere questo l’obiettivo», sottolinea il virologo.
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Il virologo vede la terza dose di vaccino come una sorta di destino inevitabile «per tutti. E non capisco come mai in Italia se ne discuta ancora in termini dubitativi. Probabilmente perché ancora non siamo a livello con le due dosi iniziali, ma tutti gli altri Paesi si stanno orientando sulle terze dosi. Inghilterra, Francia, la stessa Germania si stanno già organizzando. Probabilmente anche da noi si partirà con gruppi specifici, ma si arriverà a proporla a tutti, a mio avviso».
Se la terza dose sarà omologa o eterologa «non penso sia una questione fondamentale. Non credo che l’eterologa sia indispensabile, visto che l’esperienza di Israele ad esempio è con lo stesso vaccino (Pfizer) anche per la terza dose e hanno dei risultati eccellenti. Probabilmente chi ha fatto AstraZeneca dovrà farla. Ma quello che è importante è incrementare il livello di protezione attraverso un richiamo. Ho visto degli studi che identificano un vantaggio nell’eterologa, ma sono numeri talmente bassi che è difficile trarre una conclusione totale», ha commentato Clementi.
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Se dovesse esserci un piano per la terza dose, il virologo spiega che l’ordina da seguire per la vaccinazione potrebbe essere improntato partendo prima da «alcune classi di pazienti fragili o particolarmente anziani. A mio avviso, ad esempio, gli over 70 andrebbero vaccinati rapidamente per primi. Non escludo dunque che si parta da gruppi specifici, ma da lì ma si arriverà a proporla a tutti a mio avviso».