Due nuovi sbarchi di migranti, la Guardia di Finanza ha intercettato due barche con 127 persone a bordo nel Crotonese. Individuati e messi in stato di fermo 4 scafisti: avevano cercato di sabotare il motore delle imbarcazioni.
Sono due le imbarcazioni individuate nel fine settimana da parte della Guardia di Finanza. I natanti, pieni di migranti, sono stati recuperati mentre cercavano di raggiungere nella notte le coste calabresi. I recuperi si sono verificati nella notte fra venerdì e sabato scorsi. Il primo avvistamento ha riguardato una barca a vela sospetta, intercettata da due unità navali partite da Crotone nella notte di sabato. Nella giornata di domenica, invece, un secondo natante analogo – che inizialmente sembra fosse diretto a nord, verso l’imboccatura del golfo di Taranto – è stato recuperato mentre cercava di fare rotta verso Cirò Marina.
La prima barca a vela identificata dalla Guardia di Finanza (un classico yacht monoalbero di dimensioni medie utilizzato lungo le rotte che collegano la Turchia con le coste italiane) è stata abbordata a poche miglia da Capo Colonna. I finanzieri hanno dapprima preso il controllo del natante, poi l’hanno scortato in sicurezza fino al porto di Crotone. A bordo vi erano due scafisti di nazionalità turca, e ben 60 migranti – di cui 43 uomini, 10 donne e 7 minori. La maggior parte di loro, di nazionalità irachena, iraniana e palestinese, era partita circa cinque giorni fa da Marmaris (Turchia). Tutte le persone a bordo della barca sono state consegnate alle autorità preposte all’accoglienza.
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La seconda imbarcazione, invece, è stata intercettata nella giornata di domenica, mentre stava facendo rotta verso Cirò Marina. Il tempestivo intervento da parte delle Fiamme gialle ha tuttavia impedito al natante di completare la manovra di avvicinamento. Avvicinato e scortato in sicurezza verso il porto, le autorità hanno individuato a bordo due sospetti trafficanti – questa volta di nazionalità ucraina e moldava – con altri 67 migranti. Tra questi si contano 66 uomini e una donna, tutti di nazionalità irachena e iraniana. Durante le operazioni di recupero hanno preso parte anche gli uomini di un pattugliatore della Guardia di frontiera della Romania, rischierato nel porto di Crotone nell’ambito di una missione dell’Unione Europea a integrazione del dispositivo di vigilanza marittima nazionale.
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Caso analogo ad entrambi i casi di recupero, vede i trafficanti colti in flagrante mentre stavano sabotando il motore e il timone delle imbarcazioni. Una strategia attuata al fine di simulare una situazione di emergenza, così da richiedere il soccorso in mare e per dissimulare la propria responsabilità nella conduzione delle barche. Il tempestivo intervento da parte dei militari della Guardia di Finanza, tuttavia, ha impedito ai trafficanti di mettere a segno il loro piano. I soggetti sono attualmente in stato di fermo e a disposizione all’autorità giudiziaria.
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