Da settembre – con il ritorno negli uffici, nelle scuole e nelle università – i mezzi di trasporto pubblico di tutta Italia torneranno a riempirsi. Il Governo, per questa ragione, sta valutando la realizzazione di un nuovo piano per contrastare la diffusione del Covid-19 su autobus, metropolitane, pullman e treni locali. Enrico Giovannini, ministro delle infrastrutture e della mobilità sostenibili nel governo Draghi, ha preannunciato le novità, al momento al vaglio del Comitato tecnico scientifico.
Il nuovo piano per il trasporto pubblico utile a contrastare la diffusione del Covid-19 sui mezzi è pronto ad essere varato. Il Governo del Premier Mario Draghi, nella rappresentanza di Enrico Giovannini, ministro delle infrastrutture e della mobilità sostenibili, si è occupato di decretare le regole che permetteranno ai pendolari di spostarsi in serenità. Le norme, in base a quanto rivela l’edizione odierna del Corriere della Sera, non saranno tanto diverse da quelle in vigore, seppure un po’ più rigide. La volontà, in tal senso, è quella di aumentare il numero di veicoli e di tratte disponibili in modo da disperdere i passeggeri ed evitare assembramenti in vista delle riaperture di uffici, scuole e università.
Il nuovo piano per il trasporto pubblico: cosa cambierà
La capienza massima sui mezzi di trasporto pubblico, in base al nuovo piano, sarà all’80% sia in zona bianca sia in zona gialla, con obbligo di indossare la mascherina (preferibilmente la Fp2). Lo scorso anno soltanto il 50% dei posti poteva essere occupato, ma ad oggi l’augurio è che la campagna di vaccinazione possa dare maggiori libertà di manovra. Il problema principale, tuttavia, è quello legato ai controlli. Nelle ore di punta, infatti, i limiti potrebbero facilmente essere superati. Il Governo, in tal senso, ha stanziato 618 milioni di euro agli enti locali per la fornitura di servizi aggiuntivi come il noleggio di pullman turistici al fine di aumentare il numero di corse. Inoltre, verrà incentivata la creazione delle figure dei mobility manager nelle scuole e nelle imprese. La collaborazione di Regioni e Comuni sarà ad ogni modo indispensabile.
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Il Comitato tecnico scientifico sarà adesso chiamato a dare il proprio “via libera” al nuovo piano per il trasporto pubblico, che entrerà in vigore a partire da settembre. Le polemiche in merito alle norme aggiornate, tuttavia, sono già iniziate. Qualcuno ritiene che la capienza all’80% sia eccessivamente alta, altri che senza la reintroduzione dei controllori – che vigilino sulle mascherine, sul distanziamento ma anche sul ticket – ciò non andrà a buon fine. I presidi, inoltre, vorrebbero che i turni di ingresso e uscita siano previsti non soltanto per le scuole, bensì anche per uffici e imprese. Inoltre, chiedono servizi ad hoc per gli studenti.