“Aiutiamoli a casa loro” è sempre stato lo slogan sovranista sui migranti. Sarà così anche davanti ai rifugiati dell’Afghanistan?
La drammatica situazione che si sta evolvendo di ora in ora in Afghanistan sta creando un interrogativo: quante saranno le persone costrette a fuggire dal Paese, quanti i profughi che si metteranno in viaggio verso l’Europa? Secondo il New York Times, a oggi parliamo di circa 30mila persone che ogni giorno negli ultimi 10 giorni hanno lasciato il l’Afghanistan, finora la destinazione sono le nazioni vicine come Pakistan e Iran. Numeri sconvolgenti che stanno creando nuove carovane di disperati in cerca di una vita migliore.
Il dibattito sul tema migranti in Italia è da anni al centro dell’agenda politica, ma in queste ore si riaccende proprio sui prossimi rifugiati afgani che potrebbero arrivare nel nostro Paese. L’Italia ha finora accolto 228 persone in fuga dall’Afghanistan, ma i numeri sono ovviamente destinati a lievitare. Se il fronte progressista guidato dal Pd si dice disposto ad accoglierli anche in virtù delle responsabilità occidentali nel disastro del ventennio di occupazione dell’Afghanistan, i partiti definiti sovranisti rilanciano i soliti slogan quali “non possiamo accoglierli tutti” e “aiutiamoli a casa loro“.
La prima e più decisa voce è, come al solito, quella di Matteo Salvini. Il leader del Carrocio ha dichiarato ieri durante una intervista in radio: “Abbiamo già registrato circa 35mila arrivi via mare, per non parlare di quelli via terra e ora la fuga dall’Afghanistan rischia di essere un disastro. L’Italia non può permettersi di accogliere decine di migliaia di persone visto che i centri di accoglienza stanno già esplodendo”. A detta di Salvini quindi la responsabilità deve essere presa dalle altre nazioni: “Altri Paesi non stanno facendo nulla, la comunità internazionale si faccia carico perché l’Italia non può essere l’unico centro di accoglienza – continua -. La sicurezza di chi sta scappando è assolutamente un dovere. Ma sugli arrivi degli immigrati, l’Italia ha un record europeo già nel 2021 e penso che possano e debbano essere altri a fare la loro parte, noi abbiamo già superato gli arrivi quest’anno e triplicato gli arrivi del 2019”.
LEGGI ANCHE: 20 anni in Afghanistan ma parlano come se lo scoprissero solo ora
Tutti d’accordo con Salvini nella Lega, anche l’ex-ministro Roberto Calderoli, che dichiara: “Siamo di fronte a un vero e proprio genocidio e io sono disponibile ad aprire corridoi umanitari per chi scappa dall’Afghanistan, ma prima si svuotino gli hotspot che ora sono pieni di migranti che vengono da Paesi come la Tunisia o l’Egitto dove non c’è una guerra in corso e vengono qui per fare altro“. Ok agli arrivi ma contenuti e solo nei centri di detenzione controllata, secondo Calderoli. E prima via ai migranti che non scappano dalla guerra.
Gli alleati di Fratelli d’Italia non vanno tanto lontani e premono sulle responsabilità dell’Europa, come afferma Giorgia Meloni: “L’Italia dovrebbe andare in Europa e chiedere una missione europea che tratti con il governo libico, che porti a bloccare le partenze e aprire in Africa gli hotspot per valutare chi ha diritto a essere rifugiato e chi no“. E con lei il senatore Ignazio La Russa, che critica fortemente le scelte americane: “Quanto ai profughi, gli Stati Uniti di Biden, che hanno deciso questo ritiro fatto male e hanno causato il danno, devono accoglierli tutti. Penso che non sia un problema per l’America. Lo faccia“.
LEGGI ANCHE: Afghanistan, le sfide dell’Europa. Rashid: “Si prepari a grande crisi umanitaria”
Insomma i sovranisti italiani mantengono la solita linea nei confronti dei migranti, anche di fronte al dramma Afghanistan: no accoglienza a meno di casi particolari, deviare i flussi migratori verso altri paesi, richiamare l’Europa sulle proprie inadempienze e in questo caso anche gli Stati Uniti. Lega e Fratelli d’Italia sono costantemente in campagna elettorale e premono sulle preoccupazioni degli italiani relative ai flussi migratori, destinati a crescere a causa della nuova crisi mediorientale. Sui migranti Salvini riuscì solo due anni fa a costruire un incredibile 34% alle elezioni europee per il suo partito e Meloni vola già nei sondaggi, attestandosi come primo partito. Gli alleati del centrodestra sanno come si fa, chi ha da perdere sono solo gli avversari.
Nel mondo dell’automobilismo durante il corso di questi anni sono state introdotte una serie di…
Chi vuole effettuare compravendita e locazione di immobili nella città di Palermo deve, per prima…
Il Torino di mister Vanoli è partito molto bene in Serie A e, nonostante le…
Dai fasti degli anni '90 e dei primi 2000 sembra passata un'eternità. Ormai da più…
Quali sono le aziende che garantiscono il miglior servizio per la luce e il gas…
Anticipazioni sulle prossime puntate della soap di Rai Uno Il Paradiso delle Signore 9: crisi…