Gesù è il Signore della vita e della gioia: non sarà più lieve il nostro cammino se sapremo donarci un po’ di più?
Liturgia di oggi Martedì 17 Agosto 2021
- MARTEDÌ DELLA XX SETTIMANA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO DISPARI)
O Dio, nostra difesa,
guarda il volto del tuo consacrato.
Per me un giorno nel tuo tempio
è più che mille altrove. (Cf. Sal 83,10-11)
Prima Lettura
Il Signore fece sorgere dei giudici, ma neppure a loro davano ascolto.
Dal libro dei Giudici
Gdc 6,11-24
In quei giorni, l’angelo del Signore venne a sedere sotto il terebinto di Ofra, che apparteneva a Ioas, Abiezerita. Gedeone, figlio di Ioas, batteva il grano nel frantoio per sottrarlo ai Madianiti. L’angelo del Signore gli apparve e gli disse: «Il Signore è con te, uomo forte e valoroso!». Gedeone gli rispose: «Perdona, mio signore: se il Signore è con noi, perché ci è capitato tutto questo? Dove sono tutti i suoi prodigi che i nostri padri ci hanno narrato, dicendo: “Il Signore non ci ha fatto forse salire dall’Egitto?”. Ma ora il Signore ci ha abbandonato e ci ha consegnato nelle mani di Madian».
Allora il Signore si volse a lui e gli disse: «Va’ con questa tua forza e salva Israele dalla mano di Madian; non ti mando forse io?». Gli rispose: «Perdona, mio signore: come salverò Israele? Ecco, la mia famiglia è la più povera di Manasse e io sono il più piccolo nella casa di mio padre». Il Signore gli disse: «Io sarò con te e tu sconfiggerai i Madianiti come se fossero un uomo solo».
Gli disse allora: «Se ho trovato grazia ai tuoi occhi, dammi un segno che proprio tu mi parli. Intanto, non te ne andare di qui prima che io torni da te e porti la mia offerta da presentarti». Rispose: «Resterò fino al tuo ritorno».
Allora Gedeone entrò in casa, preparò un capretto e con un’efa di farina fece focacce àzzime; mise la carne in un canestro, il brodo in una pentola, gli portò tutto sotto il terebinto e glielo offrì.
L’angelo di Dio gli disse: «Prendi la carne e le focacce àzzime, posale su questa pietra e vèrsavi il brodo». Egli fece così. Allora l’angelo del Signore stese l’estremità del bastone che aveva in mano e toccò la carne e le focacce àzzime; dalla roccia salì un fuoco che consumò la carne e le focacce àzzime, e l’angelo del Signore scomparve dai suoi occhi.
Gedeone vide che era l’angelo del Signore e disse: «Signore Dio, ho dunque visto l’angelo del Signore faccia a faccia!». Il Signore gli disse: «La pace sia con te, non temere, non morirai!». Allora Gedeone costruì in quel luogo un altare al Signore e lo chiamò «Il Signore è pace».
Parola di Dio.
Salmo Responsoriale – Dal Sal 84 (85)
R. Il Signore annuncia la pace per il suo popolo.
Ascolterò che cosa dice Dio, il Signore:
egli annuncia la pace
per il suo popolo, per i suoi fedeli,
per chi ritorna a lui con fiducia. R.
Amore e verità s’incontreranno,
giustizia e pace si baceranno.
Verità germoglierà dalla terra
e giustizia si affaccerà dal cielo. R.
Certo, il Signore donerà il suo bene
e la nostra terra darà il suo frutto;
giustizia camminerà davanti a lui:
i suoi passi tracceranno il cammino. R.
Il Vangelo di oggi Martedì 17 Agosto 2021
È più facile che un cammello passi per la cruna di un ago, che un ricco entri nel regno di Dio.
Dal Vangelo secondo Matteo
Mt 19,23-30
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «In verità io vi dico: difficilmente un ricco entrerà nel regno dei cieli. Ve lo ripeto: è più facile che un cammello passi per la cruna di un ago, che un ricco entri nel regno di Dio».
A queste parole i discepoli rimasero molto stupiti e dicevano: «Allora, chi può essere salvato?». Gesù li guardò e disse: «Questo è impossibile agli uomini, ma a Dio tutto è possibile».
Allora Pietro gli rispose: «Ecco, noi abbiamo lasciato tutto e ti abbiamo seguito; che cosa dunque ne avremo?». E Gesù disse loro: «In verità io vi dico: voi che mi avete seguito, quando il Figlio dell’uomo sarà seduto sul trono della sua gloria, alla rigenerazione del mondo, siederete anche voi su dodici troni a giudicare le dodici tribù d’Israele. Chiunque avrà lasciato case, o fratelli, o sorelle, o padre, o madre, o figli, o campi per il mio nome, riceverà cento volte tanto e avrà in eredità la vita eterna. Molti dei primi saranno ultimi e molti degli ultimi saranno primi».
Parola del Signore.
Il Signore della gioia | Il commento al Vangelo di oggi Martedì 17 Agosto 2021
Chi può salvarsi? A Dio nulla è impossibile. Ad esempio, saperci ridimensionare, valutando Dio come più importante di tutto il resto, magari anche rinunciando a qualcosa per amore suo, è pegno di vita eterna: se infatti tra gli uomini esiste la gratitudine, quanto più con Dio! Il Signore conosce ogni nostro sforzo, ogni attenzione e atto di carità che operiamo per il prossimo e per lui.
Gesù è il Signore della vita, della gioia e della carità: chi vive nel suo amore vive per sempre. Sappiamo però tutti che la vita non è tutta rose e fiori: ci sono ogni giorno tanti sacrifici da fare. Non sarà forse più lieve il nostro cammino se sapremo donare un po’ di più?
Il commento al Vangelo di ieri
Quante volte facciamo grandi sforzi per noi stessi, per raggiungere i nostri obiettivi? E invece, quante volte ci capita di donare agli altri o a Dio?
Gesù ci dice che di quello a cui rinunceremo per causa sua, lui ne terrà conto e ci renderà il centuplo. Avremo cento volte tanto spiritualmente, e anche materialmente – perché Gesù parla in questi termini! L’offerta di noi stessi, reputando di minor conto le proprie ricchezze rispetto a Dio e al prossimo, ci consentirà di non dare troppa importanza agli egoismi, e ci ricorderà di essere su un “campo di battaglia” dove si decide con la carità quella vita eterna che Dio è venuto a donarci grazie a Gesù.