I tre arrestati avevano formato un nuovo consorzio criminale - meteoweek.com
I Carabinieri del Nucleo Investigativo di Torre Annunziata hanno dato esecuzione ad una ordinanza di Custodia Cautelare in carcere emessa dal Tribunale di Napoli nei confronti di tre pregiudicati di Poggiomarino, i quali appartenevano ad una organizzazione criminale di recente formazione con a capo l’ex collaboratore di giustizia Carmine Amoruso. Le accuse sono di ricettazione, porto e detenzione di armi da fuoco comuni e da guerra, aggravate da finalità mafiose. In passato avevano tentato di controllare l’area di interesse con il tentato omicidio di Raffaele Carrillo, appartenente al clan rivale.
Un arresto bis nei confronti dell’ex collaboratore di giustizia Carmine Amoruso (in precedenza appartenente al clan Giuliano) e di altri due complici – rispettivamente 38 anni, 28 anni e 23 anni – con cui recentemente aveva creato una nuova organizzazione criminale di stampo mafioso. Nei confronti dei tre pregiudicati, già nel carcere di Secondigliano, è stata emessa dal Tribunale di Napoli una ordinanza di custodia cautelare, che ratifica e avvalora il decreto di fermo, emesso il 30 luglio scorso dalla Procura della Repubblica – Direzione distrettuale Antimafia. Le accuse sono di ricettazione, porto e detenzione di armi da fuoco comuni e da guerra. Tutte aggravate dalle finalità mafiose.
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Le indagini, condotte dal Nucleo Investigativo del Gruppo Carabinieri di Torre Annunziata e coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli, hanno permesso di mettere alla luce un tentato omicidio ad opera dei tre pregiudicati nei confronti di Raffaele Carrillo, trentottenne appartenente al clan rivale con a capo Rosario Giugliano. L’obiettivo era quello di ottenere il controllo della zona di Poggiomarino, dove entrambe le organizzazioni malavitose operavano. L’azione di fuoco, tuttavia, è stato sventato grazie al lavoro delle forze dell’ordine. Nelle abitazioni di Carmine Amoruso e dei due complici sono stati ritrovati due fucili e due pistole (una semiautomatica marca Steyr cal. 40 e un revolver marca Smith & Wesson cal. 38 special). Le armi sono state sequestrate.
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