Il corpo di Esther Dingley ritrovato dal fidanzato: era scomparsa a novembre

Il corpo di Esther Dingley, la escursionista britannica scomparsa a novembre scorso sui Pirenei al confine tra Spagna e Francia durante un trekking in solitaria, è stato ritrovato. A fare l’amara scoperta è stato il fidanzato Daniel Colegate, il quale per mesi è stato in prima linea nella ricerca di tracce che potessero ricondurre alla trentasettenne. La famiglia ritiene che la morte possa essere stata un incidente.

Le ricerche di Esther Dingley si sono concluse. Il corpo dell’escursionista britannica è stato ritrovato dal fidanzato Daniel Colegate, il quale da aprile ad oggi ha percorso centinaia di chilometri sui sentieri dei Pirenei, al confine tra Spagna e Francia, dove la trentasettenne era scomparsa a novembre a seguito di un trekking in solitaria. La donna era partita per effettuare un anello intorno al Pic de Sauvegarde situato a 2.738 metri d’altitudine e avrebbe dovuto passare una notte al rifugio di Port de Vénasque, ma lì non è mai arrivata. Due settimane fa era stato ritrovato il cranio, mentre adesso – non poco lontano – gli altri resti. Il test del dna ha confermato che appartengono alla ragazza.

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Esther Dingley era una escursionista esperta. A fine ottobre era arrivata in Spagna in camper dalla Francia. Il suo obiettivo era fare un’escursione in solitaria nella penisola iberica. In genere la coppia viaggiava insieme, ma l’uomo aveva trovato un impiego e si era momentaneamente fermato. Erano sempre in contatto. Dal suo telefono, tuttavia, a partire dal 22 novembre non erano più stati inviati messaggi. Il fidanzato Daniel Colegate ha dato l’allarme e sono state avviate le ricerche, ma per mettere un punto alla vicenda è stata necessaria una attesa di quasi un anno. A “risolvere” la questione proprio colui che la amava più di tutti, che per mesi ha cercato i suoi resti. La famiglia non ha dubbi in merito al fatto che «possa essersi trattato di un incidente».