Andreea Maria Cretu, 8 anni, è morta mercoledì mattina a seguito di un incidente avvenuto lungo la provinciale Jesolana. L’auto su cui viaggiava insieme alla mamma, alla zia e alla sorellina di 2 anni, ha sbandato e si è schiantata contro un’altra vettura. La piccola, che dormiva sul sedile posteriore, ha perso la vita dopo essere stata trasportata in ospedale. La Procura di Treviso ha iscritto nel registro degli indagati la zia Larisa Plotnicu e la conducente dell’altro mezzo coinvolto con l’accusa di omicidio stradale.
Un terribile incidente mercoledì mattina, in via Nuova Trevigiana, nella frazione di Lughignano a Casale sul Sile, ha causato la morte di Andreea Maria Cretu, di soli 8 anni. La bambina di origine moldava era a bordo di una Volkswagen Golf insieme alla mamma, alla zia – che era al volante – e alla sorellina di 2 anni, quest’ultima ricoverata in ospedale a causa delle numerose fratture riportate, ma non in pericolo di vita. La giovane vittima dormiva nel sedile posteriore quando l’auto, a seguito di una curva, ha sbandato ed ha invaso la corsia opposta, schiantandosi contro una Fiat Tipo che procedeva frontalmente, guidata da una cinquantenne di Roncade. La Procura di Treviso adesso vuole chiarire le responsabilità del sinistro. Nel registro degli indagati, con l’accusa di omicidio colposo, sono state iscritte le due conducenti, tra cui proprio Larisa Plotnicu, 30 anni, zia della vittima.
Soltanto le perizie dei tecnici incaricati dalla Procura di Treviso – o eventualmente dalle parti – potranno chiarire la dinamica dell’incidente stradale avvenuto mercoledì intorno alle 8.50 lungo la provinciale Jesolana. I rilievi effettuati a seguito del sinistro non hanno registrato segni di frenata sull’asfalto. L’impatto tra i due mezzi, ad ogni modo, è stato violentissimo, tanto che la Volkswagen Golf è stata sbalzata indietro di diversi metri ed è scoppiato anche un incendio. Gli inquirenti, al momento, non escludono alcuna ipotesi: dal malore alla distrazione. È per questa ragione che sono al vaglio anche le celle telefoniche e i tabulati delle due conducenti, entrambe iscritte nel registro degli indagati per omicidio colposo. Il pubblico ministero ha disposto anche che vengano rilevati i livelli di alcol nel loro sangue.
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Da chiarire, inoltre, un altro aspetto fondamentale. La morte di Andreea Maria Cretu, 8 anni, poteva essere evitata? Il timore è che la bambina non fosse adeguatamente assicurata. La piccola dormiva nel sedile posteriore e, in base alle testimonianze del vigile del fuoco che l’ha tirata fuori dall’abitacolo, Sandro Zamuner, aveva la cintura di sicurezza allacciata. “La bambina era in condizioni critiche, ma il segno della cintura era ben visibile. Aveva gli occhi rovesciati all’insù. Stesa a terra ha ricominciato a respirare affannosamente e subito dopo è arrivata l’ambulanza. Gli operatori sanitari le hanno praticato il massaggio cardiaco”, ha raccontato. Nulla, tuttavia, è servito a salvarla. La cintura di sicurezza non è stata sufficiente ad evitare l’emorragia che l’ha uccisa a seguito dell’impatto. Resta da capire, adesso, se la piccola fosse seduta sul seggiolino, come da normativa per altezze inferiori a 150 cm. Sul corpo della vittima verrà effettuata l’autopsia.
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