È accaduto la notte scorsa vicino a Monterotondo Marittimo (Grosseto). Un uomo ha ucciso la compagna, poi ha chiamato le forze dell’ordine. L’allarme intorno a mezzanotte, l’uomo al telefono con i Carabinieri ha confessato l’atroce delitto.
I militari lo hanno localizzato e poi trovato in lacrime, con i vestiti sporchi di sangue, accanto all’auto con all’interno il corpo martoriato della donna. La vittima aveva una ferita di coltello alla gola. L’arma è stata trovata vicino al cadavere. I militari hanno dovuto prima calmare l’uomo e poi condurlo in caserma anche con qualche difficoltà dato che, una volta fatto salire a bordo di un’auto dell’Arma, lungo il tragitto ha iniziato a dare in escandescenza sfondando un vetro della vettura. Poi, già in base ai primi accertamenti è stato tratto in arresto. Sono da chiarire al momento i motivi dell’uccisione della fidanzata.
La cena insieme poi la tragedia
La vittima, Silvia Manetti era originaria di Altopascio (Lucca), mentre Nicola Stefanini di Volterra (Pisa). Secondo quanto appreso finora la coppia aveva festeggiato cenando insieme in un locale di Suvereto (Livorno), la sera di mercoledì 11 agosto, il terzo anno insieme come coppia. Anche su Fb è stato riportato in un post di Stefanini, due giorni fa con allegata una foto con la compagna: “Tu che sei l’essenza dei giorni miei, auguri amore mio. Oggi son 3 anni che mi sopporti”. La frase è corredata da cuoricini alternati a figure di teschi.
“Le istituzioni, la rete parentale ed amicale, i parenti e gli amici, hanno formato una catena solidale di tutela dei figli della vittima per aiutarli a guardare al futuro – ha dichiarato il sindaco di Monterotondo Marittimo (Grosseto), Giacomo Termine- inoltre “insieme alla giunta ed al consiglio comunale, anche per sottolineare la condanna e ricordare la donna uccisa, abbiamo deciso di proclamare la giornata di lutto cittadino” a Monterotondo per domani.
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“La tragedia di oggi ha sconvolto il nostro paese – ha detto il sindaco Giacomo Termine – Mai avremmo nemmeno potuto pensare che nella nostra piccola comunità potesse accadere un gesto simile, isolato, che getta ancora più sgomento e preoccupazione su una tematica come la violenza di genere. L’omicidio di una donna, una madre di due bambini, è una ferita profonda che ci avvicina alle cronache dei femminicidi, purtroppo sempre più frequenti in Italia”.