Prima di giudicare dovremmo ricordarci dei nostri errori, sapendo che se sbagliando si impara a non sbagliare, perdonando si impara ad amare.
Liturgia di oggi Giovedì 12 Agosto 2021
- GIOVEDÌ DELLA XIX SETTIMANA DEL TEMPO ORDINARIO – ANNO DISPARI
Volgi lo sguardo, Signore, alla tua alleanza,
non dimenticare per sempre la vita dei tuoi poveri.
Alzati, o Dio, difendi la mia causa,
non dimenticare la supplica di chi ti invoca. (Cf. Sal 73,20.19.22.23)
Prima Lettura
L’arca dell’alleanza del Signore sta per attraversare il Giordano dinanzi a voi.
Dal libro di Giosuè
Gs 3,7-10.11.13-17
In quei giorni, il Signore disse a Giosuè: «Oggi comincerò a renderti grande agli occhi di tutto Israele, perché sappiano che, come sono stato con Mosè, così sarò con te. Da parte tua, ordina ai sacerdoti che portano l’arca dell’alleanza: “Una volta arrivati alla riva delle acque del Giordano, vi fermerete”».
Disse allora Giosuè agli Israeliti: «Venite qui ad ascoltare gli ordini del Signore, vostro Dio». Disse ancora Giosuè: «Da ciò saprete che in mezzo a voi vi è un Dio vivente: proprio lui caccerà via dinanzi a voi il Cananeo, l’Ittita, l’Eveo, il Perizzita, il Gergeseo, l’Amorreo e il Gebuseo.
Ecco, l’arca dell’alleanza del Signore di tutta la terra sta per attraversare il Giordano dinanzi a voi. Quando le piante dei piedi dei sacerdoti che portano l’arca del Signore di tutta la terra si poseranno nelle acque del Giordano, le acque del Giordano si divideranno: l’acqua che scorre da monte si fermerà come un solo argine».
Quando il popolo levò le tende per attraversare il Giordano, i sacerdoti portavano l’arca dell’alleanza davanti al popolo. Appena i portatori dell’arca furono arrivati al Giordano e i piedi dei sacerdoti che portavano l’arca si immersero al limite delle acque – il Giordano infatti è colmo fino alle sponde durante tutto il tempo della mietitura –, le acque che scorrevano da monte si fermarono e si levarono come un solo argine molto lungo a partire da Adam, la città che è dalla parte di Sartàn. Le acque che scorrevano verso il mare dell’Aràba, il Mar Morto, si staccarono completamente. Così il popolo attraversò di fronte a Gerico.
I sacerdoti che portavano l’arca dell’alleanza del Signore stettero fermi all’asciutto in mezzo al Giordano, mentre tutto Israele attraversava all’asciutto, finché tutta la gente non ebbe finito di attraversare il Giordano.
Parola di Dio.
Salmo Responsoriale – Dal Sal 113
R. Trema o terra, davanti al Signore.
Quando Israele uscì dall’Egitto,
la casa di Giacobbe da un popolo barbaro,
Giuda divenne il suo santuario,
Israele il suo dominio. R.
Il mare vide e si ritrasse,
il Giordano si volse indietro,
le montagne saltellarono come arieti,
le colline come agnelli di un gregge. R.
Che hai tu, mare, per fuggire,
e tu, Giordano, per volgerti indietro?
Perché voi, montagne, saltellate come arieti
e voi, colline, come agnelli di un gregge? R.
Il Vangelo di oggi Giovedì 12 Agosto 2021
Non ti dico fino a sette volte sette, ma fino a settanta volte sette.
Dal Vangelo secondo Matteo
Mt 18,21-19,1
In quel tempo, Pietro si avvicinò a Gesù e gli disse: «Signore, se il mio fratello commette colpe contro di me, quante volte dovrò perdonargli? Fino a sette volte?».
E Gesù gli rispose: «Non ti dico fino a sette volte, ma fino a settanta volte sette.
Per questo, il regno dei cieli è simile a un re che volle regolare i conti con i suoi servi. Aveva cominciato a regolare i conti, quando gli fu presentato un tale che gli doveva diecimila talenti. Poiché costui non era in grado di restituire, il padrone ordinò che fosse venduto lui con la moglie, i figli e quanto possedeva, e così saldasse il debito. Allora il servo, prostrato a terra, lo supplicava dicendo: “Abbi pazienza con me e ti restituirò ogni cosa”. Il padrone ebbe compassione di quel servo, lo lasciò andare e gli condonò il debito.
Appena uscito, quel servo trovò uno dei suoi compagni, che gli doveva cento denari. Lo prese per il collo e lo soffocava, dicendo: “Restituisci quello che devi!”. Il suo compagno, prostrato a terra, lo pregava dicendo: “Abbi pazienza con me e ti restituirò”. Ma egli non volle, andò e lo fece gettare in prigione, fino a che non avesse pagato il debito.
Visto quello che accadeva, i suoi compagni furono molto dispiaciuti e andarono a riferire al loro padrone tutto l’accaduto. Allora il padrone fece chiamare quell’uomo e gli disse: “Servo malvagio, io ti ho condonato tutto quel debito perché tu mi hai pregato. Non dovevi anche tu aver pietà del tuo compagno, così come io ho avuto pietà di te?”. Sdegnato, il padrone lo diede in mano agli aguzzini, finché non avesse restituito tutto il dovuto.
Così anche il Padre mio celeste farà con voi se non perdonerete di cuore, ciascuno al proprio fratello».
Terminati questi discorsi, Gesù lasciò la Galilea e andò nella regione della Giudea, al di là del Giordano.
Parola del Signore.
Perdonando si impara ad amare | Il commento al Vangelo di oggi Giovedì 12 Agosto 2021
In questo Vangelo viene presentato un servo che ha un debito altissimo nei confronti del padrone: gli doveva diecimila talenti, una somma equivalente a circa 6 miliardi di euro! La cosa incredibile è che Dio ci dice che quel padrone, che è Dio stesso, al sentire le sue suppliche, lo perdona e gli condona quell’enorme debito! Umanamente oggi tutto questo sarebbe impossibile: Dio invece può perdonarci tutto.
Quello che c’è di sconcertante è che però, quel servo, a cui è stato condonato tutto, appena uscito di prigione, cosa fa? Va incontro ad uno dei suoi compagni, che gli doveva restituire un valore di circa 150 euro, lo prende per il collo e gli intima di ridargli ogni cosa!
Il commento al Vangelo di ieri
Un atteggiamento incomprensibile ma che, se Gesù ci ha portato ad esempio, rientra nell’umano. Noi ci comportiamo così ogni volta che non diamo peso ai nostri errori, ma a quelli degli altri, con tanta spietatezza ed anche ipocrisia. Invece dovremmo sempre ricordarci dei nostri errori noi in primis, prima di giudicare gli altri, sapendo che se sbagliando si impara a non sbagliare, perdonando invece si impara ad amare.