Algeria in fiamme: 42 vittime, più di metà sono vigili del fuoco

Gli incendi non stanno devastando soltanto alcune regioni d’Italia – in particolare Sardegna, Calabria e Sicilia –, bensì anche diversi paesi del mondo. Tra questi l’Algeria, dove nei giorni scorsi sono scoppiati 70 incendi, molti dei quali di origine dolosa. Il bilancio attualmente è di 42 vittime, più della metà delle quali sono vigili del fuoco che erano intervenuti per spegnere le fiamme.

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Le fiamme stanno distruggendo varie aree dell’Algeria – meteoweek.com

L’Algeria sta andando a fuoco. Le alte temperature di questi giorni hanno provocato un gran numero di incendi, dietro ai quali, tuttavia, c’è anche la mano dell’uomo. Ieri il Ministro degli Interni, Kamel Beldjoud, nel corso di una conferenza stampa, ha puntato il dito contro i piromani, sostenendo che “50 incendi che divampano contemporaneamente possono avere solo origine dolosa”. In totale in poche ore sono stati ben 70 quelli registrati. La zona più colpita, in particolare, è quella in prossimità della regione montuosa della Cabilia, a est della capitale Algeri. Il fuoco è arrivato anche Tizi Ouzou, una delle città più popolose. Altre quattordici regioni del Nord, in tutto, sono state coinvolte.

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Il bilancio delle vittime ha già raggiunto livelli drammatici, ma sembrerebbe essere destinato a salire ulteriormente. In totale, a causa degli incendi in Algeria, ad oggi hanno perso la vita almeno 42 persone. A comunicarlo è stato questa mattina il Primo Ministro Ayman Benabderrahmane, il quale ha inoltre rivelato che più della metà dei morti (25) sono vigili del fuoco che erano impegnati a prestare soccorso nelle aree di Bejaiea e Tizi Ouzou, l’epicentro delle fiamme. Il ministero della Difesa ha affermato che i soldati hanno “salvato dalle fiamme oltre 110 persone, tra cui uomini, donne e bambini”. Il Presidente Abdelmadjid Tebboune, attraverso un tweet, ha voluto porgere le sue condoglianze ai familiari delle vittime.

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