I tutor, a partire dal 2004, hanno sostituito i tradizionali autovelox nelle autostrade. Da qualche mese, tuttavia, essi sono apparsi anche nelle strade statali. Le sanzioni per coloro che non rispettano i limiti di velocità possono essere molto salate. Ecco dove è possibile trovare gli speed-gate dei «blade runner», ovvero gli automobilisti che corrono sul filo, in Italia.
I furbetti al volante ormai non hanno più scampo in Italia. I «Safety Tutor», tecnologie di ultima generazione che hanno il compito di controllare elettronicamente la velocità dei mezzi di trasporto, da qualche tempo sono apparsi anche nelle strade statali. In autostrada sono presenti già dal 2004 ed hanno sostituito i tradizionali autovelox, che si occupavano di “fotografare” istantaneamente lo scatto di velocità. L’attuale sistema, invece, è maggiormente affidabile e preciso. Le multe per coloro che non rispettano i limiti, inoltre, sono salate. Le polemiche sull’utilizzo dei nuovi dispositivi, tuttavia, non sono mancate.
“Safety Tutor”: come funzionano
Il sistema dei «Safety Tutor» si serve di una serie di telecamere intelligenti posizionate in autostrada e nelle strade statali, nonché segnalate tramite appositi cartelli. Esse registrano l’ingresso del mezzo di trasporto – tramite la targa – alla prima stazione di controllo e l’uscita nel tratto finale. La velocità calcolata è quella media nel tratto compreso tra due stazioni di rilevamento. La metodologia è sostanzialmente infallibile, oltre che maggiormente accurata rispetto a quella degli autovelox, che “fotografavano” la velocità dell’auto al momento del passaggio davanti all’obiettivo. In questi mesi i tutor hanno contribuito a diffidare gli automobilisti dal superare i limiti.
Le polemiche attorno all’utilizzo di tale meccanismo, tuttavia, non sono mancate. Proprio nel 2004, dopo alcuni mesi dai primi posizionamenti nelle autostrade delle telecamere, infatti, Autostrade per l’Italia fu portata in tribunale da Craft, una società in provincia di Firenze. Essa sosteneva che il brevetto sulla proprietà intellettuale del Sicve (Sistema informativo per il controllo della velocità) fosse stato contraffatto. Nel 2018 la Corte d’appello diede ragione all’azienda toscana, ma venne successivamente smentita in Cassazione. I «Safety Tutor», dunque, hanno continuato a contrastare gli Speedy Gonzales al volante.
Le multe
Le multe per coloro che non rispettano i limiti di velocità e vengono beccati dai «Safety Tutor» possono essere molto salate. Si va da un minimo di 41 euro per coloro che viaggiano entro i 10 km/h oltre il limite consentito di 130 km/h fino ad un massimo di ben 829 euro in caso l’eccesso di velocità superi i 60 km/h, con possibilità di decurtare fino a 10 punti dalla patente e di disporre la sospensione di quest’ultima fino a 12 mesi. In autostrada, come stabilito dal codice della strada, in caso di pioggia e in caso di conducente neo-patentato i limiti di velocità si abbassano.
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Un nodo importante relativamente ai «Safety Tutor» riguarda la tolleranza sugli eccessi di velocità. È prevista, come per i vecchi autovelox, una diffrazione strumentale del 5% entro la quale è possibile annullare la sanzione. Alcune sentenze, tuttavia, hanno ritenuto che nel caso del meccanismo di ultima generazione vada applicata una tolleranza progressiva. Essa dovrebbe essere pari al 5%, 10% e 15% a seconda che la velocità rilevata risulti inferiore a 70 km/h, compresa tra 70 e 130 km/h ovvero uguale o superiore a 130 km/h.
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La mappa
I «Safety Tutor» ad oggi coprono circa 1.400 chilometri di rete autostradale, per un totale di 144 tratte, le ultime 10 riattivate a metà giugno. Tra queste ci sono le tratte Bologna Fiera-Bologna San Lazzaro in direzione di Ancona e Pescara Sud-Ortona. Nel recente periodo sono state coperte anche l’allacciamento diramazione Ravenna-Imola, Cerignola Est-allacciamento A16 e Bitonto-Bari Nord, nonché la Tangenziale di Napoli, con le tratte Corso Malta-Capodimonte e Solfatara-Arco Felice, in direzione Ovest, e Arco Felice-Astroni e Solfatara-Agnano verso Est. Da qualche tempo, inoltre, le telecamere sono state introdotte anche su alcune strade statali.