Imprenditore aquilano coinvolto nell’operazione “Dama Bianca”. La Dia gli confisca i beni.
La Direzione Investigativa Antimafia ha eseguito un decreto di confisca emesso dal Tribunale di L’Aquila, su proposta congiunta del procuratore e del direttore della Dia, nei confronti di un imprenditore aquilano. Questi era coinvolto in un’operazione denominata “Dama Bianca”. L’indagine era coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia del capoluogo abruzzese per associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti.
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Nel corso delle indagini è emerso che l’imprenditore aquilano aveva finanziato l’organizzazione criminale. Infatti, l’aquilano garantiva il supporto logistico e il trasporto della droga attraverso propri mezzi. Inoltre, assumeva in via fittizia alcuni sodali di nazionalità albanese presso società a lui riconducibili. L’indagato è risultato anche coinvolto in casi di corruzione per l’aggiudicazione di appalti commissionati dal comune di L’Aquila per la ricostruzione post-sisma 2009. L’imprenditore aveva accumulato un patrimonio consistente sproporzionato rispetto alle sue fonti di reddito lecito. Il soggetto indiziato nascondeva il patrimonio a propri congiunti e la costituzione di un trust.
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La confisca di prevenzione, che segue il sequestro eseguito all’inizio di quest’anno ha interessato, nel capoluogo abruzzese e nella provincia di Teramo 32 immobili, 3 auto, tra cui una Lamborghini “Gallardo”, un’imbarcazione da diporto di lusso e rapporti finanziari, per un valore complessivo stimato in circa 3 milioni di euro.