L’utilizzo dei mezzi di trasporto registra un netto calo di circa il 20%. Gli intervistati fanno meno ricorso ai mezzi pubblici rispetto a prima della pandemia. E’ uno dei tanti effetti del Covid19. L’indagine dell’Istat è stata commissionata dal Ministero delle infrastrutture e mobilità sostenibili. Il ministro Giovannini commenta: “Calo uso mezzi pubblici del 20% alla ripresa di settembre’.
“Per quanto riguarda la scelta di mezzi di trasporto per recarsi sul posto di lavoro, per il totale degli intervistati (occupati e studenti maggiorenni) si registra un calo nell’utilizzo atteso dei mezzi pubblici pari a circa il 20% (-6,5 punti percentuali in termini di variazione di quote). Con riferimento ai soli occupati il calo è pari a circa il 29%. In conclusione, sulla base delle azioni intraprese e delle analisi svolte dall’Istat, è presumibile un minor ricorso ai mezzi pubblici nei prossimi mesi rispetto al periodo precedente la pandemia“. Lo ha riferito il ministro delle Infrastrutture e della mobilità Sostenibili Enrico Giovannini. I dati fanno parte di un’indagine commissionata dal Mims all’Istat, nel corso di un’audizione sulle iniziative relative per il prossimo anno scolastico alla commissione Istruzione del Senato.
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“Con riferimento all’analisi della frequenza settimanale degli spostamenti, si registra una diminuzione di circa 10 punti percentuali degli occupati che si recheranno sul posto di lavoro almeno 5 giorni alla settimana. Contestualmente, la frequenza di chi si recherà a lavoro per meno di 5 giorni alla settimana passa dall’8,9% al 16,6%. Inoltre, la percentuale di occupati che prevede assenza di spostamenti per motivi di lavoro passa dal 5,5% al 9,1%. Circa la metà di chi prefigura una minore frequenza di lavoro in presenza attribuisce la causa della riduzione agli effetti indotti dalla pandemia Covid-19″.