Nell’anniversario dell’agguato per mano mafiosa, in cui hanno perso la vita Nino Agostino e sua moglie Ida Castelluccio, il sindaco di Palermo parla di giustizia: “Dopo anni di buio, finalmente il processo per omicidio”.
Cade nella giornata di oggi, giovedì 5 agosto, il 32° anniversario dell’uccisione dell’agente di polizia Nino Agostino, e di sua moglie Ida Castelluccio. Sul lungomare di Villagrazia di Carini, il luogo dell’agguato, e all’interno della cattedrale, si sono svolte le funzioni di commemorazione di quel tragico omicidio avvenuto per mano mafiosa nel 1989. A presenziare all’evento anche il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, che ha parlato di giustizia. “Dopo anni di buio, dopo anni di disattenzione e di distrazione, dopo anni di denunce portate avanti da Vincenzo Agostino, accompagnato dalla moglie Augusta, che ci ha di recente lasciato, c’è finalmente un processo che riguarda l’uccisione dell’agente Nino Agostino e della moglie Ida”, ha infatti esordito il primo cittadino durante il suo intervento.
“Una terribile tragedia che ha colpito il Paese”
La polizia di Stato e le istituzioni hanno oggi ricordato la strage che ha strappato la vita ad Antonino Agostino e alla moglie incinta Ida Castelluccio, in quel 5 agosto del 1989. La commemorazione si è tenuta proprio sul luogo del delitto, sul lungomare di Villagrazia di Carini, dove il questore di Palermo Leopoldo Laricchia ha deposto una corona di alloro. A seguire, poi, si è celebrata una messa all’interno della Cattedrale di Palermo, officiata da Don Luigi Ciotti e da padre Massimiliano Purpura, il cappellano della polizia.
LEGGI ANCHE: Truffano 82enne, 5mila euro per 3 succhi di frutta: arrestati due giovani malviventi
Presenti anche i genitori del poliziotto, che non hanno mai smesso di lottare per avere giustizia. E proprio in merito al processo, per il quale il Comune si è costituito parte civile, si è espresso il primo cittadino di Palermo, Leoluca Orlando. “Dopo anni di buio, dopo anni di disattenzione e di distrazione, dopo anni di denunce portate avanti da Vincenzo Agostino, accompagnato dalla moglie Augusta, che ci ha di recente lasciato c’è finalmente un processo, che riguarda l’uccisione dell’agente Nino Agostino e della moglie Ida”, ha infatti esordito il sindaco.
LEGGI ANCHE: Fiamme Gialle scovano mega piantagione di marijuana tra aranci e limoni
E ha poi proseguito: “Una terribile tragedia che ha colpito una famiglia, che ha colpito il Paese, che ha anche colpito le forze dell’ordine, quelle impegnate seriamente nel contrasto alla criminalità organizzata in un sistema e in un tempo nel quale tra le stesse forze dell’ordine, tra gli stessi esponenti politici, tra gli stessi uomini delle istituzioni c’era invece chi stava dall’altra parte, stava dalla parte della mafia e della criminalità organizzata. L’impunità diventa una drammatica conferma di quella compromissione. Ecco perché il processo che si è avviato, nel quale il Comune si è costituito parte civile, costituisce un elemento di fiducia e di speranza nella capacità dello Stato di espellere dal proprio interno parti marce e corrotte”.