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Tensioni nel centrodestra: in disaccordo sull’obbligo vaccinale nelle scuole
Lo scontro all’interno della coalizione continua e si allarga all’ipotesi di inserire l’obbligo vaccinale per gli operatori scolastici.
Favorevole all’obbligo vaccinale. Così si è definito Luca Bernardo, candidato sindaco del centrodestra a Milano, incalzato dai giornalisti sull’ipotesi di inserire il provvedimento per docenti e collaboratori scolastici. “Sono per l’obbligo vaccinale per tutte le categorie pubbliche e che stanno vicine ai giovani, quindi anche insegnanti emedici“, ha risposto l’esponente politico, sulla questione del rientro in classe a partire da settembre, distanziandosi nettamente dalle posizioni sostenute finora dai suoi colleghi di coalizione.
La risposta di Salvini: le tensioni nel centrodestra aumentano
Una dichiarazione che colpisce, dal momento che i principali partiti del gruppo di centrodestra, dalla Lega a Fratelli d’Italia, ha sempre espresso la propria contrarietà sul tema. Così se prima era una “guerra” tra centrodestra e centrosinistra, ora il dibattito si inserisce nella serie di incomprensioniche negli ultimi mesi stanno dividendola coalizione guidata da Matteo Salvini. Ed è stato proprio il leader della Lega, pochi minuti dopo le parole di Bernardo, a rettificare la posizione “ufficiale” del centrodestra: è “contro ogni tipo di obbligatorietà. Non chiederò mai all’insegnante di mia figlia di mostrarmi il certificato di vaccinazione”, ha infatti detto il capo del Carroccio in visita con il pediatra a un banchetto della Lega a Milano.
Le posizioni dei partiti sull’obbligo vaccinale
A parte l’uscita “straordinaria” del candidato sindaco a Milano per il centrodestra, continua senza cambiamenti decisivi il dibattito sull’inserimento dell’obbligo vaccinale nelle scuole, per garantire la didattica in presenza a partire da settembre. Le fazioni politiche infatti restano ognuna della propria idea: il Partito democratico è d’accordo, categoricamente contraria invece resta la Lega. Nell’ambito di questa situazione, anche Matteo Renzi, leader di Italia viva, ha espresso la sua idea. E sebbene recentemente abbia appoggiato le posizioni del Carroccio su alcune questioni, come il Ddl Zan, questa volta si schiera dalla parte dei dem. Il vaccino va fatto, ha detto, e se non c’è volontà deve esserci obbligatorietà.