“Il sostegno alla cultura è cruciale per la ripartenza del Paese”. Sono le parole del premier Mario Draghi nel suo intervento al Colosseo al G20 della Cultura. Aprendo prima ministeriale della Cultura nella storia del G20.
Il premier si è detto “molto orgoglioso che questo debutto avvenga in Italia. Storia e bellezza sono parti integranti dell’essere italiani. Quando il mondo ci guarda, vede prima di tutto arte, musica e letteratura. Voglio quindi ringraziare chi lavora nei nostri teatri, nelle nostre biblioteche e nei nostri musei. Perché la riscoperta del passato è condizione necessaria per la creazione del futuro”.
La conservazione del patrimonio “non deve essere sinonimo di immobilismo. È per questo che agli investimenti associamo un programma di riforme e semplificazioni. Dobbiamo permettere ai nostri giovani di liberare le proprie energie e il proprio dinamismo. E promuovere l’uso della tecnologia, ad esempio nella digitalizzazione di archivi e opere d’arte. Perché l’Italia sia, allo stesso tempo, custode di tesori e laboratorio di idee”. Ha aggiunto il premier.
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Nel suo intervento il premier Mario Draghi ha citato il ‘record’ di siti, 58, considerati patrimonio dell’Unesco: “Qualche giorno fa, scherzando con il ministro Franceschini, ho detto che sarebbe da considerare l’intero Paese come sito Unesco”.
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La tutela del patrimonio, ha sottolineato il premier Mario Draghi “richiede anche maggiore sostenibilità ambientale. In Italia, più di dieci siti Patrimonio dell’Umanità sono in pericolo per l’innalzamento del livello del mare. Il rischio di alluvioni minaccia tra il 15 e il 20% dei beni culturali del nostro Paese. Dobbiamo agire subito, perché le generazioni di domani possano godere dei tesori che noi ammiriamo oggi”. Draghi ha citato lo stop al passaggio delle grandi navi davanti alla Basilica di San Marco e nel canale della Giudecca e le misure di sostegno alle categorie più colpite. “Il nostro patrimonio culturale è il frutto dell’immaginazione dei nostri antenati. Quello dei nostri nipoti dipende da cosa sapremo fare noi. Questo G20 e la sua Dichiarazione finale mi rendono ottimista sulla nostra capacità di coniugare memoria e visione”. Questo il passaggio finale dell’intervento del premier Mario Draghi al G20 della Cultura al Colosseo.
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