Terrorismo in Italia: “A rischio, ma grande la capacità di prevenzione”

Secondo quanto affermato dal procuratore nazionale antimafia e antiterrorismo, Federico Cafiero de Raho sentito in audizione davanti al Comitato parlamentare di controllo sull’attuazione dell’accordo di Schengen, l’Italia è un paese a rischio terrorismo.

Il procuratore nazionale antimafia e antiterrorismo, Federico Cafiero de Raho

“L’Italia è un paese a rischio, un rischio limitato da una grande attenzione che le forze di polizia mettono sulla presenza di soggetti che potenzialmente potrebbero portare avanti attività di tipo terroristico”. Lo ha affermato il procuratore nazionale antimafia e antiterrorismo, Federico Cafiero de Raho sentito in audizione davanti al Comitato parlamentare di controllo sull’attuazione dell’accordo di Schengen, di vigilanza sull’attività di Europol, di controllo e vigilanza in materia di immigrazione, in merito ai temi del terrorismo e dei flussi migratori. De Raho ha inoltre aggiunto: “l’altissima professionalità della nostra polizia giudiziaria e la capacità di prevenire fatti di terrorismo”.

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Foreign fighters: 56 deceduti, 11 rientrati in Italia

Riguardo ai foreign fighters partiti dall’Italia “56 sono deceduti, 34 rientrati in paesi di provenienza, di cui 11 solo in Italia e di questi 3 sono detenuti e 8 costantemente monitorati”. Ha aggiunto il procuratore de Raho.

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