Aumento di capitale di 700 mln per ITA, la (troppo piccola) erede di Alitalia

Aumento di capitale per ITA (Unsplash)

Per Altavilla, il manager che ha nelle sue mani questo delicato processo, si tratta di un passo importante che apre le porte alle negoziazioni con Alitalia per l’acquisizione del ramo Aviation.
La nuova compagnia dovrà nascere il 15 ottobre e con l’aumento di capitale appena deliberato l’azionista pubblico conferma la solidità del progetto in un’ottica da investitore privato, questa è la prospettiva offerta d’Altavilla sul importante passo appena compiuto.
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ITA raccoglierà l’eredità complessa e spinosa, ma anche entusiasmante di Alitalia e questi passaggi preparatori sono di estrema importanza.
Dopo l’acquisizione del ramo Aviation, sarà la volta del bando di gara per stabilire il futuro del brand “Alitalia”. Ma come si è giunti al corposo aumento di capitale? L’approvazione da parte del Consiglio del 15 luglio del piano industriale 2021 2025 sono stati i presupposti dell’aumento.
Una compagnia molto piccola

La roadmap di ITA che sta per Italia Trasporto Aereo è segnata: una complessa trattativa tra Italia e Unione Europea ha stabilito che la compagnia partirà con 52 aerei per giungere allo step intermedio di 78 velivoli nel 2022, fino ad arrivare a 105 nel 2025.
ITA dovrà anche cedere una quota degli slot che possiede in Italia e in altri aeroporti europei.
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Chiariamo subito un punto importante: ITA è allo stato attuale qualcosa di molto più piccolo rispetto ad Alitalia. Oltre agli slot dei quali si è detto, nel 2019 Alitalia aveva 115 veicoli mentre ITA ne avrà almeno all’inizio praticamente la metà. Anche il marchio e la connessa sigla AZ saranno forse smarriti nell’iter perché messi all’asta.
Sui cieli italiani la percentuale di aerei italiani scenderà così, purtroppo, ancora di più.