Vite al limite è un programma trasmesso su Real Time che sta riscuotendo successo da anni. Il merito è sicuramente di coloro che decidono di partecipare per riprendere in mano le redini della propria vita. Una di queste persone è Brittani Fulfer, la quale ha fatto un percorso per tornare alla normalità. Ecco com’è oggi: semplicemente bellissima.
Vite al Limite, la trasformazione di Brittani
Il programma televisivo si svolge principalmente nella clinica di Houston del dottor Nowzaradan, il quale decide di prendere in cura dei pazienti con un peso che va oltre i 150 kg. Alcuni, purtroppo, non riescono a vincere questa battaglia. Altri possono gioire della propria vittoria e tra questi c’è la giovane Brittani Fulfer. Lei non ha esitato ad affrontare questo lungo percorso di miglioramento per avere la meglio sugli squilibri alimentari che l’hanno portata a non compiere i gesti più semplici, come alzarsi dal letto o fare una doccia. Ha avuto degli alti e dei bassi, in quanto spesso era tentata nel gettare la spugna. Poi con tanta buona volontà e pazienza ha ottenuto i risultati tanto desiderati e oggi si mostra sui social in forma raggiante.
“Mangiavo per combattere la tristezza”
Brittani ha 32 anni e vive a Tualatin nell’Oregon. A causa del cattivo rapporto con il cibo, è arrivata a pesare addirittura 274 kg. La sua grave obesità non ha fatto altro che metterla in pericolo di vita, ragion per cui ha chiesto aiuto al dottor Nowzaradan. Quest’ultimo spesso ha che fare con pazienti che non riescono a dare una svolta decisiva al proprio regime alimentare. Brittani con tanta forza di volontà ha perso i chili al punto tale da sottoporsi all’intervento del bypass gastrico e non si è fermata. Durante il suo percorso ha fatto una confessione davanti alle telecamere: “Mangiavo per combattere la tristezza. Voglio essere magra non per una questione estetica, ma per riprendere in mano la mia vita e stare in salute”. Adesso ha raggiunto il suo obiettivo e non può che essere fiera di sé stessa. Si mostra sui social con un sorriso smagliante e in splendida forma. Rappresenta una speranza per coloro che combattono la sua battaglia, ormai archiviata definitivamente. Tra i commenti non sono passati inosservati quelli del dottore che l’ha seguita dall’inizio alla fine.
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“Mi sentivo in trappola e soprattutto infelice”
Ormai l’incubo è giunto al termine per Brittani. Adesso ne parla con un occhio oggettivo e allo stesso tempo critico: “Il cibo era un comfort e mi aiutava a nascondermi dalla realtà. Poi, però, guardandomi allo specchio, l’unica conclusione che riuscivo a trarre era quella che il mio corpo non sarebbe mai cambiato. Quando mi muovevo avevo dolori ovunque: mi sentivo in trappola e soprattutto infelice”.
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