Alemanno, consigli a Michetti per risollevare la destra romana

L’ex sindaco di Roma Gianni Alemanno ha dichiarato di sostenere la candidatura di Enrico Michetti ma di non voler intervenire nel dibattito pubblico. 

Alemanno

Sono passato in poco tempo dal girare con la scorta a guidare la Panda scassata di mia madre novantenne. Adesso, dopo sette anni di calvario e difficoltà economiche, mi riprendo la vita“. Dichiara così Gianni Alemanno al Foglio. L’ex sindaco di Roma dice di aver avuto una buona impressione su Michetti e lo immagina futuro sindaco di destra della capitale. “Ho conosciuto e ho parlato con Enrico. Mi ha fatto una buona impressione. Eviterò di intervenire nel dibattito pubblico per sfuggire alle strumentalizzazioni. A lui dico di volare basso, di non pensare a grandi progetti: questa città ha bisogno di una buona ginnastica quotidiana. Devono funzionare i servizi, poi si potrà pensare ai voli pindarici. La strada della sua vittoria è in salita: gli altri candidati si compatteranno, dovrà giocare sulla competenza e sulla concretezza“.

Alemanno è convinto che il problema della destra nella capitale e la sua immagine sia stata deteriorata molto da ciò in cui è stato coinvolto lui stesso. “L’inchiesta Mondo di mezzo ha inferto una bella botta alla destra romana, senza dubbio. E il teorema della procura ha portato a un accostamento che tanto piaceva a certi salotti: la destra legata all’eversione nera, agli zozzoni, alla Banda della Magliana, ai mafiosi. Questo è stato un duro colpo. Ma è anche vero che la scelta dei civici – spiega ancora l’ex primo cittadino della Capitale – è ormai passata in tutte le città che andranno al voto. Di sicuro la mia assoluzione è servita a riscattare un’intera comunità. Facemmo degli errori che non ci furono perdonati, al contrario di altri sindaci di sinistra, ma con me la qualità della vita a Roma salì in alto“.

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