Covid, in Indonesia stanno morendo centinaia di bambini, più di 100 a settimana. Ciò dipende molto anche dalle condizioni di salute pregresse.
Nell’ultimo mese sono morti oltre 100 bambini indonesiani a settimana. Si tratta del tasso di mortalità infantile più alto del pianeta. Ciò mette in discussione la teoria che i bambini sarebbero meno esposti al covid, come sottolinea il New York Times. Quest’ondata senza precedenti sta affliggendo l’Indonesia e i politici vengono criticati per la risposta inefficiente. Domenica il presidente Joko Widodo ha esteso alcune restrizioni sul distanziamento sociale e sulle attività commerciali fino al 2 agosto. Ma al tempo stesso ne ha allentate altre. «Sin dal principio il governo non ha preso seriamente la pandemia», ha detto al Times Alexander Raymond Arifianto, ricercatore della S. Rajaratnam School of International Studies di Singapore.
«Per affrontarla al meglio servirebbe la voce degli esperti, ma non si riesce a sentire». “I nostri numeri sono i più alti del mondo», ha detto al quotidiano newyorkese il dottor Aman Bhakti Pulungan, capo della società pediatrica indonesiana. «Perché non facciamo il meglio per i nostri bambini?».
La situazione è peggiorata in modo critico con l’arrivo della variante Delta che ha colpito duramente il sudest asiatico, soprattutto Thailandia, Malesia, Myanmar e Vietnam. Qui i tassi di vaccinazione sono bassi e i Paesi molto popolati. L’Indonesia è il quarto Paese con più abitanti al mondo e a luglio ha superato India e Brasile per numero di contagi quotidiani. E’ il nuovo epicentro della pandemia: secondo i dati diffusi dal governo, soltanto venerdì si sono avuti quasi 50 mila nuovi casi e 1.566 vittime.
Il contagio che provoca così tanti decessi infantili è causato dalla situazione epidemica del paese. Ci sono pochi dati disponibili, pochi test e scarsi vaccini. Di conseguenza, essendo le condizioni di salute già precarie, rischiano molto anche i bambini. Stando ai rapporti diffusi dalla società di pediatria, oggi i bambini rappresentano il 12,5 per cento dei contagi confermati. Soltanto nella settimana del 12 luglio, specifica il dottor Aman, oltre 150 bambini sono morti a causa del Covid, e metà avevano meno di 5 anni. In totale, dall’inizio della pandemia, l’Indones ha riportato oltre 3 milioni di casi e 83 mila vittime. I tamponi sono limitati, quindi questo dato potrebbe essere anche più alto.
Il ministro della Salute Budi Gunadi Sadikin aveva promesso 400 mila test al giorno, ma la scorsa settimana sono stati soltanto appena 115 mila. Oltre il 30 per cento, però, era positivo mentre l’Organizzazione mondiale della Sanità raccomanda un tasso di positività al di sotto del 5 per cento. Dall’inizio della pandemia le vittime di età inferiore ai 18 anni sono oltre 80o: circa metà avevano meno di 5 anni. Secondo gli esperti sanitari interpellati dal Times, molte delle vittime avevano condizioni di salute pregresse, come malnutrizione, obesità o diabete. Per quarto riguarda le vaccinazioni, soltanto il 16 per cento degli indonesiani ha ricevuto una dose di vaccino e appena il 6 per cento è stato completamente vaccinato. L’Indonesia, come molti Paesi, non vaccina poi i bambini di età inferiore ai 12 anni e ha cominciato solo recentemente con la fascia 12-18.
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Gli ospedali sono inoltre saturi e solo pochi istituti sono in grado di curare bambini malati di Covid. «Se i bambini si ammalano non abbiamo dove portarli», chiarisce il dottor Aman. «I pronto soccorso sono ingolfati dagli adulti, che devono aspettare giorni per essere curati». Per questo molti adulti vengono mandati a casa, in isolamento, dove aumentano però le possibilità di contagiare i bambini.
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«Ci sono molti neonati che vengono dimessi con un test negativo, ma che puoi contraggono il Covid attraverso le visite di parenti e vicini di casa, e muoiono», ha spiegato Edhie Rahmat, direttore esecutivo per l’Indonesia della no profit Project Hope. «È straziante». Tutto, secondo il dottor Aman, dipende però dagli adulti che devono rispettare i protocolli sanitari.
«Finora i bambini sono stati le vittime nascoste di questa epidemia, ma non è più così», ha affermato Yasir Arafat, consigliere sanitario per l’Asia di Save the Children. «Ci sono Paesi come l’Indonesia che stanno registrando numeri record di bambini uccisi dal virus, ma al tempo stesso vediamo un aumento allarmante di bambini che non ricevono vaccinazioni e servizi nutritivi di routine, che sono fondamentali per la loro sopravvivenza. Questo dovrebbe far suonare un campanello d’allarme». Secondo Al Jazeera, sono circa 800 mila i bambini che lo scorso anno hanno saltato vaccinazioni di routine — come poliomelite, orecchioni ed epatite B — a causa della pandemia, che ha ostacolato i normali servizi sanitari: si tratta di un aumento del 40 per cento rispetto all’anno precedente.
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