La tragedia di Capri del 22 luglio, che ha portato al ferimento di una ventina di persone, tra cui due gravi, e al decesso dell’autista del bus, un ragazzo di 33 anni, Emanuele Melillo. L’autopsia, con i primi risultati, ha escluso per il momento, che possa esserci stato un malore.
«Dagli accertamenti eseguiti oggi è emerso che le cause del decesso sarebbero riconducibili a ‘lesioni multiple agli organi toraco-addominalì: al momento, quindi, sembrerebbe escluso che il decesso sia stato causato da un malore o da una patologia». Questi i primi esiti dell’autopsia, resi noti dall’avvocato Giovanna Cacciapuoti, legale della famiglia della vittima. «Ad ogni modo – ha proseguito la penalista – bisogna attendere l’esito degli esami istologici al cuore e al cervello, e di quello tossicologico, per avere un quadro più chiaro». Dell’autopsia si occuperà il medico legale Marta Moccia negli uffici della Procura di Napoli. Le operazioni peritali, alla presenza del consulente di parte dottor Francesco Paciolla, sono iniziate intorno alle 13, nel Secondo Policlinico di Napoli, e si sono conclude intorno alle 15.
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Domenico Musto, sostituto procuratore di Napoli, si è pronunciato contro l’istanza di cremazione della salma che, non verrà per il momento, restituita alla famiglia per la tumulazione e resterà sotto custodia nel Secondo Policlinico in attesa di eventuali ulteriori approfondimenti per il momento non possono essere esclusi. La relazione del consulente nominato dalla Procura verrà consegnata entro 60 giorni.