L’attore Harvey Keitel ospite Filming Italy Sardegna Festival in corso al Forte Village di Santa Margherita di Pula, ha parlato del periodo della pandemia.
“Un giorno, durante la pandemia, è successa una cosa: mentre ero a New York ho acceso la tv e ho visto che in un paesino, in Italia, alcune persone erano uscite sul balcone e con delle pentole, con delle padelle, avevano cominciato a suonare, a dedicarsi delle canzoni da un balcone all’altro, a fare delle serenate. Quando ho visto questa scena ho pensato: solo gli italiani potevano fare una cosa del genere, ed è una cosa bellissima. Quindi sono qui per ringraziare voi, gli italiani, perché ci avete dato il coraggio di andare avanti in una situazione così difficile come quella della pandemia. Grazie”. A parlare di questo toccante episodio è Harvey Keitel ospite del Filming Italy Sardegna Festival in corso al Forte Village di Santa Margherita di Pula, Keitel ha rievocato alcuni dei momenti più duri dell’anno appena trascorso.
“Il periodo più duro della pandemia l’ho vissuto con questo senso di tristezza che mi riportava all’infanzia -ha spiegato l’attore e produttore statunitense, interprete tra gli altri di capolavori come ‘Taxi Driver’, ‘Lezioni di Piano’, ‘Smoke’, ‘The Irishman’- di quando vivevo a Brooklyn, dove sono cresciuto. Quando avevo bisogno di conforto io leggevo la Bibbia e spesso mi sorprendevo a guardare il cielo e ad invocare gli angeli. Allora ho pensato ‘forse dovrei invocare gli angeli anche adesso’. Poi mi sono guardato intorno e ho capito che gli angeli erano già intorno a noi: sono tutti quei medici, quegli infermieri, tutte quelle persone che durante la pandemia ci hanno aiutato e si sono impegnate per aiutare la nostra umanità”.