Federalberghi: il turismo riprende ma con difficoltà. Federalberghi riporta che gli italiani in vacanza saranno il 54,5%, ma sono 2,1 milioni le unità in meno rispetto al 2019.
La fotografia offerta da Federalberghi è chiara ed esaustiva. Gli italiani vogliono ricominciare ad andare in vacanza e vogliono non variare di troppo le abitudini consolidate. Gli italiani dunque continueranno a preferire il mare e continueranno a preferire il Bel Paese rispetto all’estero. L’auto si riconferma ancora il mezzo di trasporto preferito, ma qualcosa è irrimediabilmente cambiato. Federalberghi sottolinea come qualcosa si sia incrinato forse irrimediabilmente: a pagare il prezzo della strisciante paura esorcizzata, ma mai definitivamente, del contagio saranno le discoteche.
Gli italiani andranno al ristorante con le dovute cautele. Tuttavia le notti di follia nei locali saranno per la maggior parte un lontano ricordo. Federalberghi sottolinea come gli hotel restino sempre nel cuore degli italiani come sistemazione ideale, ma i 2,1 milioni di italiani in meno in vacanza sono un macigno pesantissimo da smaltire per un comparto già duramente provato.
Il quadro di Federalberghi è stato sviluppato in collaborazione con l’istituto Acs marketing Solutions. Partirà per le vacanze quest’anno il 54,5% degli italiani, ma nel 2019 la percentuale era del 57,1%. Per il comparto turistico la sfida è riuscire a fugare i timori, ma non è semplice. Nei primi mesi del 2021 Firenze, Venezia e Roma hanno registrato un duro colpo. Il vero termometro del successo del turismo in una città come queste è il cosiddetto tasso di occupazione delle camere ed ha registrato una caduta superiore al 70% rispetto al 2019. Come si può comprendere l’impatto è pesantissimo.
Eppure Bernabò Bocca presidente di Federalberghi sottolinea come sia palpabile una voglia di ritornare alla normalità: di tornare a viaggiare ed a divertirsi. Il presidente di Federalberghi rimarca il successo della campagna vaccinale e come questo si rifletta sul loro comparto. In particolare si dice anche soddisfatto della forte preferenza degli italiani per l’albergo. Questo è un amore consolidato e di lunga data.
L’hotel è il primo in classifica nelle preferenze degli italiani con il 25,2%. Oggi come oggi soprattutto l’albergo è il luogo più sicuro e che offre maggiori cautele e le migliori opzioni di disporre di tutti quegli elementi di sicurezza per proteggersi dal contagio.
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Il giro d’affari che sarà generato toccherà i 22,7 miliardi di euro. Questo è un dato ottimo ed incoraggiante se pensiamo che lo scorso anno il giro d’affari generato è stato di 14,3 miliardi di euro. Tuttavia il presidente sottolinea come gli elementi di ottimismo non cancellano le drammatiche ferite patite dal comparto: nei primi sei mesi dell’anno nel settore ricettivo sono andati persi 6,7 miliardi di euro di fatturato.
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