Ogni volta che un peccatore si converte c’è tanta gioia in Cielo, perché Dio è venuto a salvare chi era perduto.
Ecco, Dio è il mio aiuto,
il Signore sostiene la mia vita.
A te con gioia offrirò sacrifici
e loderò il tuo nome, o Signore, perché tu sei buono. (Sal 53,6.8)
Ecco il sangue dell’alleanza che il Signore ha concluso con voi.
Dal libro dell’Esodo
Es 24,3-8
In quei giorni, Mosè andò a riferire al popolo tutte le parole del Signore e tutte le norme. Tutto il popolo rispose a una sola voce; dicendo: «Tutti i comandamenti che il Signore ha dato, noi li eseguiremo!».
Mosè scrisse tutte le parole del Signore. Si alzò di buon mattino ed eresse un altare ai piedi del monte, con dodici stele per le dodici tribù d’Israele. Incaricò alcuni giovani tra gli Israeliti di offrire olocausti e di sacrificare giovenchi come sacrifici di comunione, per il Signore.
Mosè prese la metà del sangue e la mise in tanti catini e ne versò l’altra metà sull’altare. Quindi prese il libro dell’alleanza e lo lesse alla presenza del popolo. Dissero: «Quanto ha detto il Signore, lo eseguiremo e vi presteremo ascolto».
Mosè prese il sangue e ne asperse il popolo, dicendo: «Ecco il sangue dell’alleanza che il Signore ha concluso con voi sulla base di tutte queste parole!».
Parola di Dio.
R. Offri a Dio come sacrificio la lode.
Parla il Signore, Dio degli dèi,
convoca la terra da oriente a occidente.
Da Sion, bellezza perfetta,
Dio risplende. R.
«Davanti a me riunite i miei fedeli,
che hanno stabilito con me l’alleanza
offrendo un sacrificio».
I cieli annunciano la sua giustizia:
è Dio che giudica. R.
Offri a Dio come sacrificio la lode
e sciogli all’Altissimo i tuoi voti;
invocami nel giorno dell’angoscia:
ti libererò e tu mi darai gloria. R.
Lasciate che l’una e l’altro crescano insieme fino alla mietitura.
Dal Vangelo secondo Matteo
Mt 13,24-30
In quel tempo, Gesù espose alla folla un’altra parabola, dicendo:
«Il regno dei cieli è simile a un uomo che ha seminato del buon seme nel suo campo. Ma, mentre tutti dormivano, venne il suo nemico, seminò della zizzania in mezzo al grano e se ne andò. Quando poi lo stelo crebbe e fece frutto, spuntò anche la zizzania.
Allora i servi andarono dal padrone di casa e gli dissero: “Signore, non hai seminato del buon seme nel tuo campo? Da dove viene la zizzania?”. Ed egli rispose loro: “Un nemico ha fatto questo!”.
E i servi gli dissero: “Vuoi che andiamo a raccoglierla?”. “No, rispose, perché non succeda che, raccogliendo la zizzania, con essa sradichiate anche il grano. Lasciate che l’una e l’altro crescano insieme fino alla mietitura e al momento della mietitura dirò ai mietitori: Raccogliete prima la zizzania e legatela in fasci per bruciarla; il grano invece riponételo nel mio granaio”».
Parola del Signore.
“Il regno dei cieli è simile ad un uomo…”: e chi è quest’uomo? È Dio stesso! Dunque il regno dei cieli è innanzitutto Dio stesso. Egli ha seminato la sua parola nei campi del mondo, e la sua parola ha generato frutti del regno: i suoi amati figli.
Eppure anche il male ha seminato semi di male, da cui sono nati i frutti: violenze, sopraffazioni, e tutto ciò che allontana dall’amore, da Dio.
Chi ha fatto questo? Il nemico giurato di Dio, il diavolo. Uno spirito, lo spirito “menzognero”, “divisore”, “accusatore” e “omicida fin dal principio”: elementi, questi, che ci fanno capire solo a grandi linee che tipo di personaggio e di entità sia.
Un’entità nascosta di cui spesso non si parla, che proprio è uno dei motivi per cui Gesù è salito in Croce: per salvarci dalle sue grinfie che vogliono strapparci da Dio per sempre.
Non potendo nulla contro Dio, si serve di coloro che lui ha “formato” alla sua scuola di odio per guastare le cose: di coloro che, pur non rendendosi pienamente conto delle conseguenze, sono proprio dalla sua parte. Gesù distingue la zizzania dal grano, definendoli rispettivamente “figli del maligno” e “figli di Dio”. Posto che siamo tutti fratelli e dunque figli di Dio, alcuni sono particolarmente sedotti dalle opere del male.
Il commento al Vangelo di ieri
Dio ha pazienza, però. Lascia crescere insieme bene e male, e per non recidere i frutti buoni li lascia crescere con quelli cattivi, fino a che un giorno darà a ciascuno la propria ricompensa.
…E chi lo dice che nel frattempo Dio non possa operare anche nel cuore di chi è avviluppato nel male, liberandolo e facendogli vedere la luce del suo amore?
Molta zizzania è diventata grano da quando Gesù ha narrato questa parabola ed è morto e risorto per noi. Questo succede ogni volta che un peccatore si converte: lì c’è tanta gioia in Cielo, perché Dio è venuto a salvare chi era perduto.
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