La sorella dell’uomo ucciso dall’assessore leghista a Voghera racconta del fratello: “Una persona non pericolosa, aveva due figli piccoli”
“Gli hanno sparato in piazza davanti a tantissime persone. L’assassino si trova a casa sua, dorme bello riposato. Dove è la legge in questa Italia? Me lo spiegate voi? Difesa personale di cosa?“. A parlare per la prima volta è la sorella di Youns El Boussettaoui, l’uomo ucciso ieri a Voghera da Massimo Adriatici, assessore leghista che ora si trova ai domiciliari, a seguito di una lite. Una persona non pericolosa, che aveva bisogno di essere aiutata e con due figli piccoli. Così lo ha descritto. “Mio fratello non aveva nessuna arma, primo. Lui (Massimo Adriatici, ndr) è un avvocato, non è un poliziotto. Cosa fa con la pistola carica? Cosa fa?“
La sorella della vittima si lascia andare a uno sfogo amaro durante una intervista che andrà in onda questa sera su Rete4. “Io sto arrivando dalla Francia – ha continuato – . Non so niente, so solo che mio fratello non c’è più e l’assassino si trova a casa sua a dormire, non è legale e non è giusto. Tutta l’Italia deve sapere che non è legale e non è giusto. Ma cavolo, per una minima cosa la persona va arrestata, questo ha ammazzato e si trova a casa sua”.
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La donna era a conoscenza dei problemi psicologici e comportamentali del fratello e spesso la famiglia era costretta a intervenire “E’ vero che mio fratello a volte dorme sulle panchine e noi lo abbiamo portato tante volte a casa. Lui preferisce, si sente più tranquillo così. L’altro giorno l’ha visto mio marito, è venuto a prenderlo”. La sorella ha detto di aver provato più volte ad aiutarlo: “Abbiamo chiamato i carabinieri a Livorno Ferraris, possono testimoniare. L’abbiamo portato all’ospedale ma è scappato dall’ospedale. I carabinieri di Livorno Ferraris hanno chiamato i carabinieri di Voghera per poter prendere Youns, non perché fa male a qualcuno, è per lui, per difendere mio fratello; così non dorme per strada, non mangia schifezze. Non lo ha picchiato, lo ha ammazzato. Ha due bambini mio fratello. Uno di otto anni e la bambina di cinque. Come fa a stare a casa sua? Dove è la legge? Ma siamo in Italia o in una foresta?”.
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La donna nega anche che suo fratello fosse un molestatore: “Non è vero, non è vero. Ha molestato chi? Aveva un fucile, aveva una pistola in mano mio fratello? Rispondetemi! No, mio fratello non aveva nessuna arma in mano. È stato ammazzato davanti alle persone e questa persona si trova a casa sua. Voglio sapere se qua in Italia ammazzare o sparare è una cosa legale“.
L’avvocato della famiglia ha aggiunto che l’uomo era fuggito da una struttura di Vercelli dove era ricoverato per problemi mentali e che voleva tornare in piazza a Voghera, “che diceva essere casa sua“. Nel frattempo la Procura di Pavia sta lavorando alla richiesta di convalida del fermo dell’assessore Massimo Adriatici che si è autosospeso dal suo incarico pubblico.
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