Figliuolo, varianti Covid sono un rischio concreto: “Antidoto più efficace è vaccinazione completa”

Il commissario per l’emergenza Covid, il generale Figliuolo, ha parlato delle nuove variani come “un rischio concreto”. “L’antidoto più efficace è la vaccinazione completa”. Rallenta la campagna, ma si punta al ritorno in classe: “L’85% del personale scolastico ha ricevuto almeno una dose”.

Figliuolo sulle varianti covid - meteoweek.com
Figliuolo sulle varianti Covid (foto di archivio) – meteoweek.com

Si è tenuto ieri il vertice tra il commissario per l’emergenza Covid, ovvero il generale Francesco Paolo Figliuolo, e il premier Mario Draghi. Un punto di incontro e discussione che si è reso necessario, viene spiegato, per tirare le somme sulla campagna vaccinale e per preparare le prossime misure relative al contenimento dei contagi e al Green Pass. A margine del vertice, il commissario è stato raggiunto dai giornalisti de l’Avvenire, ai quali ha offerto un commento sull’attuale gestione e i risultati ottenuti in questa lotta alla pandemia.

“L’antidoto più efficace è la vaccinazione completa”

Il pericolo relativo alle nuove varianti di Covid-19 “è un rischio concreto, specie per l’elevata contagiosità che ha mostrato la variante Delta”, ha spiegato il generale Francesco Paolo Figliuolo. “L’antidoto più efficace – ha proseguito – come indicato dalla comunità scientifica, consiste nella vaccinazione completa, cioè con entrambe le dosi. Completare il ciclo vaccinale per tutte le classi, anche dei più giovani, rende la vita difficile al virus e alle sue mutazioni, impedendo conseguenze gravi e rendendolo un fenomeno sicuramente più gestibile”.

LEGGI ANCHE: Covid, Speranza: “Superate 61 mln dosi, essenziale vaccinare anche sotto i 40 anni”

Ma se l’arma migliore per combattere la diffusione del virus è il vaccino, è vero che attualmente si sta assistendo a un sensibile rallentamento sulle prime dosi. “In questo momento prevalgono le seconde dosi, aumenta così il numero di persone che ottengono il massimo grado di protezione dal virus e dalle sue varianti, rispetto a chi riceve la prima somministrazione”, ha tuttavia spiegato il commissario per l’emergenza. E ha proseguito: “È un fatto fisiologico, legato alle tempistiche dei richiami. Ma il ritmo della campagna è regolare, anche superiore alle 500mila somministrazioni al giorno prefissate per chiudere le vaccinazioni al 30 settembre”. “Nei prossimi giorni”, viene evidenziato, “si assisterà ad un’inversione di tendenza e cominceranno nuovamente ad aumentare la prime dosi”.

LEGGI ANCHE: Covid, casi raddoppiano ma positività scende: ecco le Regioni a rischio

Altro tema scottante, però, è il ritorno tra i banchi di scuola – e la tanto discussa ripresa delle lezioni in presenza. Il governo, assicura il commissario, si sta attrezzando per far ripartire il motore dell’istruzione in totale sicurezza. “A livello nazionale circa l’85% del personale scolastico ha ricevuto almeno una dose di vaccino e questo è un ottimo risultato. Va però detto che esistono delle disomogeneità, visto che diverse Regioni rimangono ben al di sotto dell’80%”, ha infatti sottolineato il generale Figliuolo. “Per questo motivo – ha proseguito – ho chiesto alle Regioni e Province Autonome di raggiungere in modo attivo il personale scolastico che non ha ancora aderito alla campagna vaccinale, coinvolgendo anche i medici competenti per sensibilizzare la comunità scolastica in maniera ancor più capillare. Le somministrazioni andranno incentivate anche attraverso corsie preferenziali presso gli hub vaccinali, venendo incontro il più possibile al personale scolastico”.

Gestione cookie