Da Kabul a Desio: il viaggio della speranza di sei ragazzini afgani
Oltre 2.000 km nascosti dentro un tir. Ma il viaggio dei sei ragazzini afgani in fuga verso l’Italia, era partito addirittura da Kabul
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Oltre 2.000 km nascosti dentro un tir. Ma il viaggio dei sei ragazzini afgani in fuga verso l’Italia, era partito addirittura da Kabul
Erano nascosti tra le scatole e i pezzi di ricambi per auto, li ha scoperti l’autista del tir non appena arrivato nella sede dell’azienda a Desio, in Brianza. L’epopea dei sei giovanissimi afgani, tutti compresi tra i 16 e i 17 anni, era iniziata addirittura a Kabul, dall’Afghanistan da cui erano partiti per un viaggio tanto complicato quanto disperato. In Romania avevano poi trovato il “passaggio” del mezzo pesante che aveva come destinazione l’Italia.
Almeno 48 ore rinchiusi nel cassone senza cibo né acqua, con un caldo che sfiora i 40 gradi e al buio. Soccorsi dai carabinieri e curati dall’intervento del 112, disidratati e affamati, i ragazzi sono fortunatamente risultati in buone condizioni di salute e saranno affidati alle cure delle strutture preposte.
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“Ci sono vari canali ed è difficile risalire alle possibili organizzazioni che predispongono questi viaggi – ha detto il Procuratore dei Minori Ciro Cascone -. Capire il fenomeno è complesso, abbiamo osservato alcune rotte in particolare, con arrivi a Torino e Milano o in Emilia, in determinati periodi”, ma solitamente “si trattava di viaggi meno traumatici, spesso pagati dalle famiglie d’origine per garantire ai figli un futuro migliore“.