Ricardo Price, negli Stati Uniti, ha ucciso una bimba di 4 mesi poiché lo aveva «interrotto mentre giocava ai videogiochi». La piccola Royalty Kemp, figlia della compagna dell’assassino, è stata prima lanciata contro un muro e successivamente colpita in testa con un controller. Soltanto la mattina seguente la vittima è stata trasportata in ospedale, ma ormai era troppo tardi. L’uomo è stato arrestato.
Dramma a New York. La piccola Royalty Kemp, a soli quattro mesi, è stata uccisa dal compagno della madre, Ricardo Price. La bimba era stata lasciata in casa per un intero pomeriggio con il ventitreenne, il quale stava giocando ai videogiochi. La partita è stata interrotta dalla figliastra, che non smetteva di piangere. L’uomo, in preda all’ira, la avrebbe dunque prima lanciata contro un muro dell’appartamento e successivamente colpita ripetutamente alla testa con il controller. Al rientro la madre Eryca Kemp, intorno alle 23.00, aveva trovato la neonata nella culla e aveva creduto che dormisse. Il mattino successivo, tuttavia, non era riuscita a svegliarla. Inutile la corsa in ospedale, dove i medici hanno riscontrato alla paziente un trauma cerebrale e un’emorragia interna. È morta dopo una settimana di agonia, lo scorso 1° luglio. La situazione è apparsa immediatamente chiara. L’assassino è stato arrestato.
La ricostruzione dell’omicidio della bimba
A seguito della morte di Royalty Kemp la Polizia è stata avvertita. La madre Eryca Kemp ed il compagno Ricardo Price sono stati condotti in questura. La donna ha raccontato di essere tornata in tarda serata a casa dopo alcune commissioni e di avere ritrovato la piccola nella sua culla, ormai priva di sensi. Era convinta, tuttavia, che dormisse. La scoperta è avvenuta il mattino successivo. “Le ho versato dell’acqua sul viso, passandogliela sulla testa. Ho cercato di fare tutto quello che si potesse fare per rianimarla”. Ormai, tuttavia, era troppo tardi. La bambina è stata portata al Woodhull Hospital di Brooklyn solo la mattina seguente, prima di essere trasferita al Bellevue Hospital di Manhattan. Lì i medici le hanno diagnosticato una lesione cerebrale, una frattura del cranio e un’emorragia interna. Le ferite sono state fatali.
L’uomo, nel corso dell’interrogatorio, ha confessato di averla brutalmente picchiata il pomeriggio prima. Lo scatto d’ira sarebbe stato provocato dal pianto ininterrotto della neonata. Quest’ultima era sulle sue ginocchia mentre stava giocando ai videogiochi. L’uomo ha ammesso che la stava violentemente facendo rimbalzare, premendole il ciuccio contro la bocca per impedirle di piangere. Poi il lancio contro il muro e i colpi alla testa. Ricardo Price adesso è in stato di arresto in attesa del processo. Non è stata concessa alcuna cauzione.
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“Mi ha detto che non sentiva di averla ferita così tanto. Da quanto ho capito, stanno ancora scavando nel caso. Ora mi sento come se venissi punita per qualcosa che non ho commesso. Ha preso la vita di una bambina innocente senza alcun motivo. L’unica ragione che ha dato alla polizia è che lei non smetteva di piangere. Ha cercato persino di chiedermi perdono, ma io non so che farmene onestamente”, ha detto Eryca Kemp alla stampa locale. Adesso la madre della piccola Royalty chiede giustizia. “Spero che venga condannato a vita o finisca sulla sedia elettrica. Quando la gente saprà quello che ha fatto, non passerà un bel periodo in prigione”. La donna ha altri due figli da una precedente relazione. Il più grande – 6 anni – vive con il padre biologico, mentre l’altro – 1 anno – ha assistito alla terribile scena ed è stato allontanato dalla famiglia.