Dopo alcuni mesi di silenzio, Fedez è tornato a parlare del Codacons – associazione per la difesa dei diritti dei consumatori – che ormai da tempo pare abbia preso di mira il rapper milanese. Scopriamo cosa è accaduto questa volta.
Il dibattito tra il Codacons e Fedez non è nuovo al pubblico italiano, infatti l’associazione pare abbia preso di mira il rapper nel tentativo di bloccare molte delle sue iniziative. I precedenti al riguardo sono molti, tra questi spicca sicuramente il tentativo da parte del Codacons di ritirare la raccolta fondi realizzata dall’artista milanese insieme alla moglie, Chiara Ferragni, che ha poi consentito la realizzazione di un reparto dedicato alla terapia intensiva durante le fasi più delicate della pandemia e che ha permesso alla coppia di ricevere il prestigioso Ambrogino D’oro, assegnato dal comune di Milano.
L’ultimo dei tentativi da parte dell’associazione presieduta da Carlo Rienzi, è stato condiviso da Fedez sulle storie Instagram. In particolare la raccomandata inviata dal Codacons al rapper riguarderebbe la raccolta fondi, Scena Unita, realizzata da Federico Lucia insieme a un numeroso gruppo di artisti e nomi dello spettacolo, volta a sostenere in maniera immediata i lavoratori dello spettacolo e della musica tra i più colpiti della pandemia. Il progetto è stato un vero successo che ha portato alla raccolta di 5 milioni di euro da redistribuire in favore dei lavoratori. In particolare l’atto presentato dal Codacons, secondo quanto riferito dalla stessa associazione, sarebbe volto a tutelare proprio le raccolte fondi e a garantire trasparenza ai donatori sulla destinazione del denaro. Inoltre si farebbe riferimento anche ai recenti fatti riguardanti Malika e quindi al rischio che le donazioni non vengano usate come promesso.
La posizione del Codacons ha provocato la rabbia di Fedez che ha prontamente risposto condividendo il tutto sui social network e mostrando alcuni dei documenti che testimoniano come il progetto sia trasparente e chiaro riguardo la destinazione delle donazioni. Inoltre è possibile conoscere tutti i dettagli dell’operazione sul sito ScenaUnita.org. Il rapper, questa volta, non si è risparmiato affermando di aver ricevuto 30 denunce a causa del Codacons e di essere costretto a citare l’associazione per stalking giudiziario.
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Non ha tardato ad arrivare la risposta da parte del presidente Carlo Rienzi che durante un’intervista a AdKronos ha dichiarato: ” […] Il Codacons è colpevole a suo dire di ‘lesa maestà’ per aver osato criticarlo per alcuni comportamenti. Fedez, evidentemente allergico a qualsiasi critica […]” per poi aggiungere: “L’ufficio legale del Codacons sta preparando una maxi querela per diffamazione contro Fedez mettendo insieme tutte le calunnie del rapper, gli insulti e gli oltraggi rivolti al Codacons nelle ultime 24 ore”. Insomma sembra che la diatriba tra l’associazione e il rapper non accenni a fermarsi, nonostante l’artista abbia più volte mostrato di essere totalmente trasparente riguardo le attività di beneficienza da lui realizzate.
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