Un poliziotto era appena tornato a casa finito il turno. Nel suo palazzo becca dei ladri e si identifica, ma viene assalito
Un poliziotto di 34 anni era tornato a casa dopo aver terminato il suo turno di lavoro su una volante della questura di Milano. Erano circa le tre di notte, quando l’uomo è rientrato nel suo condominio, nella periferia a est di Monza. Scende dalla sua automobile e si incammina verso casa.
Nel tragitto nota 3 persone tutte vestite di nero che probabilmente scosse dal suo arrivo si allontanano dalla casa di un vicino e si recano in strada. Di solito quella è una palazzina piuttosto tranquilla e il 34enne non ha mai visto quelle persone. In mano, portano un piede di porco e un borsone, al che l’agente capisce che sono ladri e prova a bloccarli, qualificandosi.
I tre però, come racconta lo stesso poliziotto, «mi hanno aggredito e hanno iniziato a colpirmi». Lo buttano a terra, e lo colpiscono più volte alla testa col piede di porco, poi lo riempiono di calci e pugni per alcuni secondi.
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L’agente riesce a divincolarsi e prende la pistola d’ordinanza, esplode sei colpi, volutamente sbagliando bersaglio, per metterli in fuga. I tre, infatti, scappano lasciando la borsa con la refurtiva. Poi, contatta i soccorsi. Gli inquirenti hanno indagato tutta la notte. Il poliziotto, sparando, voleva solo far desistere i ladri. In ospedale gli hanno dato 40 giorni di prognosi.