Yemen, 9 bambini sfollati su 10 combattono per avere acqua e cibo

Sono circa 1,71 milioni i bambini sfollati che non hanno i servizi essenziali, mezzo milione non può avere un’istruzione formale

Yemen-Meteoweek.com

Save the children denuncia che a causa delle violenze in corso in questo periodo nello Yemen, molte famiglie e di conseguenza i loro bimbi sono costretti ad abbandonare le proprie abitazioni. Nove bimbi sfollati su dieci non hanno acqua pulito e cibo sufficienti e neppure istruzione. Save the children chiede il pieno accesso alle comunità sfollate per aiutare i minori nei campi. «Nel settimo anno di conflitto in Yemen, circa 1,71 milioni di bambini rimangono sfollati nel Paese e tagliati fuori dai servizi di base.  Mezzo milione di loro non ha accesso all’istruzione formale», spiega Save the children.

«I bambini sono i primi a subire le conseguenze dello sfollamento e sono i più colpiti», ha detto Xavier Joubert, direttore di Save the Children in Yemen. «I combattimenti, le inondazioni che hanno distrutto i rifugi di migliaia di persone, la seconda ondata di Covid-19 e la povertà stanno costringendo tanti a fuggire: molti genitori non possono permettersi nemmeno di soddisfare i bisogni basilari dei propri figli. Questi ragazzi e ragazze si sentono insicuri nei loro rifugi di fortuna e spesso devono passare la giornata a stomaco vuoto. Per 523.000 bambini sfollati questo significa anche che non possono andare a lezione. Ogni giorno senza istruzione sgretola il loro futuro».

«La situazione è molto difficile per le donne e le ragazze qui nel campo» ha detto una docente 22enne, volontaria di Save the Children. «Anche solo andare in bagno di notte è una sfida. Sono lontani dalle nostre tende, non c’è luce per strada e molti uomini sono in giro. Non ci sentiamo al sicuro. Dobbiamo riunirci in gruppi di tre o portare un parente maschio solo per andare in bagno. I bambini stanno abbandonando la scuola perché devono lavorare per sostenere le loro famiglie. Alcuni giorni fa un bambino di dieci anni è rimasto fulminato mentre lavorava. È ancora in ospedale a lottare per la sua vita».

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Save the Children chiede alle parti in conflitto di stoppare subito gli attacchi contro civili, incluse scuole e ospedali, e rispettare il diritto internazionale umanitario. Invita poi i donatori a sostenere maggiormente dal punto di vista finanziario e diplomatico i bambini e le loro famiglie in Yemen.

Anna Di Donato

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